Gli uomini di potere non si arrabbiano mai. I veri uomini potenti non hanno bisogno di farlo. E lo mostra bene Oriana Fallaci nel pezzo seguente:
ANDREOTTI VISTO DA ORIANA FALLACI
IL VERO POTERE NON ABBAIA
Lui parlava con la sua voce lenta, educata, da confessore
che ti impartisce la penitenza di cinque Pater, cinque Salve Regina, dieci
Requiem Aeternam, e io avvertivo un disagio cui non riuscivo a dar nome.
Poi, d’un tratto, compresi che non era disagio. Era paura.
Quest’uomo mi faceva paura.
Ma perché? Mi aveva ricevuto con gentilezza squisita:
cordiale.
Mi aveva fatto ridere a gola spiegata: arguto, e il suo
aspetto non era certo minaccioso.
Quelle spalle strette quanto le spalle di un bimbo, e curve.
Quella mancanza quasi commovente di collo. Quel volto liscio
su cui non riesci a immaginare la barba. Quelle mani delicate, dalle dita
lunghe e bianche come candele. Quell’atteggiamento di perpetua difesa. Se ne
stava tutto inghiottito in se stesso, con la testa affogata dentro la camicia,
e sembrava un malatino che si protegge da uno scroscio di pioggia
rannicchiandosi sotto l’ombrello, o una tartaruga che si affaccia timidamente
dal guscio.
A chi fa paura un malatino, a chi fa paura una tartaruga? A
chi fanno male?
Solo più tardi, molto tardi, realizzai che la paura mi
veniva proprio da queste cose: dalla forza che si nascondeva dietro queste
cose.
Il vero potere non ha bisogno di tracotanza, barba lunga,
vocione che abbaia.
Il vero potere ti strozza con nastri di seta, garbo,
intelligenza.
L’intelligenza, perbacco se ne aveva.
Al punto di potersi permettere il lusso di non esibirla.
A ogni domanda sgusciava via come un pesce, si arrotolava in
mille giravolte, spirali, quindi tornava per offrirti un discorso modesto e
pieno di concretezza.
Il suo humour era sottile, perfido come bucature di spillo.
Lì per lì non le sentivi le bucature ma dopo zampillavano
sangue e ti facevano male.
Lo fissai con rabbia.
Sedeva a una scrivania sepolta sotto i fogli e dietro, sulla
parete di velluto nocciola, teneva una Madonna con Bambin Gesù. La destra della
Madonna scendeva verso il suo capo a benedirlo.
No, nessuno lo avrebbe mai distrutto.
Sarebbe stato sempre lui a distruggere gli altri.
Con la calma, col tempo, con la sicurezza delle sue
convinzioni. O dei suoi dogmi? Crede al paradiso e all’inferno.
All’alba va a messa e la serve meglio di un chierichetto.
Frequenta i papi con la disinvoltura di un segretario di
Stato e guai, scommetto, a svegliare la sua ira silenziosa.
Quando lo provocai con una domanda maleducata, il suo corpo
non si mosse e il suo volto rimase di marmo. Però i suoi occhi s’accesero in un
lampo di ghiaccio che ancora oggi mi intirizzisce. Dice che a scuola aveva
dieci in condotta.
Ma sotto il banco, scommetto tirava pedate che lasciavano
lividi blu.
Oriana Fallaci
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