04 settembre 2011

L'ASSESSORE E LEONARDO SCIASCIA

Franco Virga

«Le ideologie sono ormai superate. Destra e sinistra, tutti assieme, almeno per un anno prendiamoci una pausa. Non leggiamo più per un pò Camilleri, Tomasi di Lampedusa o Sciascia perchè sono una sorta di '"sfiga" nei confronti della Sicilia. Ci vuole ottimismo».

Queste parole sono state pronunciate dall’ Assessore Regionale Mario Centorrino in occasione del suo intervento agli Stati Generali della nuova Autonomia in Sicilia, tenutosi a Siracusa qualche mese fa. Accortosi di avere usato parole che non stanno bene in bocca ad un professore universitario, incaricato di sovrintendere alla Pubblica Istruzione e alla Formazione Regionale, Centorrino ha tentato di metterci una pezza precisando: «Lungi dal voler impedire la lettura di Camilleri, Sciascia o di Lampedusa ho solo voluto portare un esempio per dire, prendiamoci un anno di tempo, nel quale pensare in positivo, con ottimismo, per sviluppare questo progetto che ridà centralità al territorio e rilancia la Sicilia».

Ma la precisazione, evidentemente, ha aggravato la posizione dell’Assessore. Tant’è che non si sono fatte attendere le repliche piene di ironia e sarcasmo. Ma, se non ho capito male, l’Assessore, non essendo un letterato, non pretendeva di fissare nuovi canoni critici ma solo tentare di spiegare le ragioni che l’hanno spinto a sostenere il nuovo governo regionale presieduto dall’ On. Lombardo, già compagno di partito di Totò Cuffaro. Allora alla provocazione dell’Assessore bisogna rispondere con argomentazioni socio-politiche piuttosto che con raffinati discorsi letterari.

Oggi vorrei provare a farlo, seppure in modo sommario. Nessuno, finora, neppure il Prof. Centorrino, ha saputo spiegare in cosa consiste il “progetto” del nuovo governo regionale e come si intende realizzarlo; e, se il buon giorno si vede dal mattino, non mi pare che fino ad oggi questo governo abbia fatto vedere, al di là delle parole e dei proclami, cose davvero nuove!

L’Assessore, considerato fino a ieri un uomo di sinistra, a disagio nel fare parte di un Governo di centro-destra, non trova argomenti migliori per spiegare la sua scelta che ripetere il luogo comune secondo il quale le ideologie sono ormai superate e che destra e sinistra ormai si equivalgono.

Centorrino farebbe bene, innanzitutto, a rileggere il saggio di Norberto Bobbio, Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica, che mi sembra ancora attuale, nonostante lo snaturamento in corso del principale partito della sinistra italiana. Inoltre, a parer mio, sarebbe ora di riconoscere che le ideologie non sono affatto morte, come proclama la destra da venti anni e come ripete acriticamente l’assessore.

Il liberismo degli ultimi anni non è altro che l’ edizione riveduta ed aggiornata di una vecchia ottocentesca ideologia che, oltre a privare le giovani generazioni di lavoro e futuro, non riesce neppure a garantire i diritti acquisiti a pensionati e lavoratori.

2 commenti:

  1. Caro Franco,
    ricordo che una volta in nome di questo presunto ottimismo un politico marinese disse che per risolvere il problema della mafia bastava cancellare la parola dai vocabolari....
    Stanchi di una falsa sinistra dobbiamo continuare a sperare nella vera e nuova sinistra, con ottimismo direi...la sinistra che abbiamo sempre sognato e che ancora deve venire.

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  2. sono finiti i tempi dei grandi... siamo rimasti tra le iene... per dirla banalmente...
    a centorin non far saper quant'è bella Conoscenza quant'è oscura l'ignoranza
    quanto male il cortigiano fa al popolo siciliano...
    dal vs BLOG... leggo e approvo su lettura di BOBBIO
    DOVRESTI mandaRE LINK a NINO Fasullo
    (che ai tempi chiamai indignata per lo scivolone di centorrino9
    temo che centorrino completi i danni al PD siciliano(commistione di strani figuri...da micci.. chè (si dice militassse a sx..) a vitrano...

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