29 settembre 2011

SUL VALORE DI UNA RISATA

Riproponiamo di seguito un brano inedito di VIRGINIA WOOLF, pubblicato lo scorso 4 settembre da Il Sole 24 ore, che aiuta a comprendere come una risata possa contribuire a darci la giusta misura delle persone e delle cose.

F.V.

La risata, più di qualunque altra cosa, mantiene il nostro senso delle proporzioni; è lì a ricordarci sempre che siamo soltanto umani, che nessun uomo è del tutto un eroe o completamente un malvagio. Immediatamente, appena dimentichiamo di ridere, perdiamo il senso delle proporzioni e della realtà. […]. Per poter ridere di una persona si deve, tanto per cominciare, essere capaci di vederla per come è. Tutto il suo paludarsi con le insegne della ricchezza, del rango e del sapere, se è soltanto un accumulo di esteriorità, non deve ottundere la lama tagliente dello spirito comico che affonda nel vivo. Tutti sanno che i bambini hanno una maggiore capacità, rispetto agli adulti, di conoscere gli uomini per quello che sono, e credo che il verdetto che le donne emettono sul carattere delle persone non sarà smentito il giorno del Giudizio.

Le donne e i bambini, dunque, sono i principali rappresentanti dello spirito comico, perché non hanno gli occhi annebbiati dal sapere, né le menti ingombrate da teorie libresche […]. Tutte le odiose, soffocanti escrescenze che hanno ricoperto a dismisura la nostra vita moderna, le cerimonie pompose, le convenzioni, e le noiose celebrazioni solenni, niente temono di più del balenare di una risata, che, come un lampo, le inaridisce e le dissecca fino a lasciarne solo le ossa. E perché la loro risata possiede questa qualità che i bambini sono temuti dalle persone consapevoli della propria affettazione e falsità; ed è probabile che, per la stessa ragione, le donne siano guardate con tanta sospettosa disapprovazione nelle professioni dotte. Il pericolo è che possano ridere, come il bambino nella favola di Hans Andersen, che notava apertamente che il re era nudo, mentre gli adulti ne ammiravano lo splendido abbigliamento che in realtà non esisteva. […]. Non c’è niente, in verità, tanto difficile quanto ridere e far ridere, ma non esiste qualità che valga di più. E’ una lama che recide ciò che è superfluo, restituisce giusta misura e sincerità alle nostre azioni e alla parola scritta e parlata.

Virginia Woolf

1 commento:

  1. Per vivere meglio dovremmo tutti riuscire a guardare tutto con maggiore distacco e ridere di più, anche di noi stessi. Ridere dei nostri difetti, dei nostri limiti, delle nostre ossessioni

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