C’era una donna che sola ho amata
Come nei sogni si ama se stessi
E di bene e di male l’ho colmata
Come gli uomini fanno con se stessi.
Essa era quella che avevo voluta
Essa era quella che avevo voluta
Per essere chiamato col mio nome:
E lo diceva quando l’ho perduta
Ma forse quello non era il mio nome.
E vo per altre stagioni e pensieri
E vo per altre stagioni e pensieri
Altro cercando al di là del suo viso
Ma più mi stanco per nuovi sentieri
Sempre più chiaro conosco il suo viso.
Forse è vero e i più savi l’hanno scritto:
Forse è vero e i più savi l’hanno scritto:
Oltre l’amore c’è ancora l’amore.
Si sperde il fiore e poi si vede il frutto:
Noi ci perdiamo e si vede l’amore.
Franco Fortini, Foglio di via, Einaudi, 1946
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