13 agosto 2024

L' ON. VIOLANTE E I RAGAZZI DI SALO'

 



On. Violante cosa c'è da capire dei fascisti italiani collaborazionisti e repubblichini che fecero da guida il 12 agosto 1944 a Sant'Anna di Stazzema alla divisione tedesca che sterminò 560 abitanti quasi tutti vecchi, donne e bambini, e cosa c'è da capire degli adolescenti italiani in camicia nera appartenenti alla R.S.I. che facevano da tirapiedi ai nazisti massacratori di 31 giovani partigiani impiccati durante l'eccidio di Bassano del Grappa del 26 settembre 1944 !?!?!?

Come Le ebbe a dire Giorgio Bocca in una lettera aperta a lei indirizzata : "Ma l’aspetto, onorevole Violante, che più mi ha dato fastidio nella sua apertura ai neofascisti nostrani è stato il suo appello, che più ipocrita non si può, a «capire i ragazzi di Salò». Un appello che in pratica annulla il giudizio della storia, tutti parificando.

Cercar di capire? Ma sono cinquant’anni che noi non ecumenisti cerchiamo di farlo, percorrendo tutte le ramificazioni della psicologia umana: quelli che andarono a Salò perché ignoravano la storia, compresa quella del fascismo, quelli che per l’onore, per il mussolinismo, perché orfani di fascisti, per un ritorno al diciannovismo, per il Duce tradito, anche quelli che erano più nazisti che fascisti. Ma cercar di capire i moventi e le pulsioni personali o di gruppo non significa cancellare, stravolgere quella che fu la storia di Salò in quei venti mesi, la storia di uno Stato fantoccio, tenuto in piedi dagli occupanti nazisti, e subìto per sopravvivere o alimentato dalla speranza che i tedeschi vincessero, che cioè si attuasse il mondo della rigenerazione razziale, dei popoli eletti pronti a praticare una nuova schiavitù mondiale.

Anche noi della montagna eravamo giovani e ignoranti e mossi dai più svariati motivi personali e dalle casualità, ma una cosa ci era molto chiara: se vincevano i nazisti finivamo impiccati o in fuga verso remoti rifugi. Non ci venga a dire, onorevole Violante, che i «ragazzi di Salò» queste cose non le sapevano. Le sapevano così bene che ancora oggi il presidente della loro associazione rifiuta di accettare la svolta di Fiuggi."

 

 


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