A me sembra beato come un dio
quell’uomo che seduto a te di fronte
t’ascolta, mentre stando a lui vicino
dolce gli parli
e ridi con amore; si sgomenta
il cuore a me nel petto, non appena
ti guardo un solo istante, e di parole
rimango muta.
La voce sulla lingua si frantuma,
sùbito fuoco corre sottopelle,
agli occhi è cieca tenebra, e agli orecchi
rombo risuona.
Sudore per le membra mi discende
e un brivido mi tiene; ancor più verde
sono dell’erba; prossima alla morte
sembro a me sola.
Dal frammento 31 di
Saffo tradotto da Luca Alvino
Nessun commento:
Posta un commento