La tecnologia spiegata ai bambini (e agli adulti)
C’è questo nuovo libro Breve storia della tecnologia – che in libreria si potrà trovare nel reparto ragazzi o sugli scaffali per l’infanzia – e che è invece tante cose: il tipico volume illustrato (con doppie pagine pieghevoli); inseribile nelle fortunate collane divulgative (adatte a un pubblico senza età: verrebbe da dire dai sei anni in su); propugnatore di osservazioni impegnative, grazie alla particolarità e allo svolgimento del soggetto.
Dopo una premessa, a mo’ di cronologia, in cui, data per data, dal 5000 avanti Cristo (invenzione della ruota) al 2010 (tablet con touch screen), si passano in rassegna le principali invenzioni tecnologiche (l’Ottocento ne vanta otto, il secolo scorso il doppio, tante quante le novità inerenti il periodo trascorso dalla preistoria all’Illuminismo), il libro sintetizza la storia della tecnologia in nove grandi invenzioni.
Forse si dovrebbe dire nove oggetti o macchine o apparecchi, che cambiano via via il modo di percepire il mondo: trasmettere la voce (telefono), osservare lo spazio (telescopio), riprodurre i suoni (giradischi), catturare le immagini (fotografia), calcolare velocemente (computer), misurare il tempo (orologio), diffondere le immagini (televisione), filmare il movimento (cinepresa), trasmettere informazioni (satellite).
Ogni tecnologia viene equamente suddivisa in due pagine inerenti il passato e il presente: si inizia con la telefonia, spiegando cosa sia il telefono a filo e come funzioni lo smartphone appena uscito, lasciando spazio, infine, a una cronologia dei progressi da Bell, nel 1876, all’i-phone della Apple, nel 2007. A un’attenta disamina si trovano degli svarioni: clamoroso quello che confonde i microsolco con i long playing vale a dire rispettivamente i dischi a 78 e 33 giri (forse un malinteso nel tradurre?).
Ma nel complesso l’idea e la struttura del testo (e delle immagini) risultano accettabili, benché resti alle fine un po’ occultato il criterio di scelta delle tecnologie moderne: probabilmente si sono favorite quelle che più attirano l’immaginario di un bambino, passando dai due estremi del fantastico e del quotidiano, dove con fantastico si intende la ricerca sullo e nello spazio, con quotidiano la comunicazione (specialmente mediatica), già molto usufruita dall’infanzia contemporanea.
Manca forse, al libro, l’intento pedagogico (perché non occuparsi dei nuovi media come sistemi multifunzionali, essendo i telefoni, i tablet e i pc dotati di tutte le tecnologie?), ma si tratta, in ogni caso, di un passo in avanti verso la conoscenza di invenzioni epocali di cui la scuola e la famiglia, per motivi diversi, si occupano assai poco, mentre sarebbe necessaria, fin da piccoli, una conoscenza trasversale, in grado di affrontare i pericoli connessi all’uso scriteriato di strumenti sempre più diffusi e alla portata di tutti.
Da: http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2014/08/10/la-tecnologia-spiegata-ai-bambini-e-agli-adulti/
Paul Beaupere e Anne-Sophie Cayrey, Breve storia della tecnologia, Editoriale Scienza, Firenze 2014, pagine 41, euro 13,90,
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