11 agosto 2014

VERITA' E LEGGENDE SUI TEMPLARI


S. Bevignate, Scena di battaglia



Sullo sfondo dell'attesa messianica della fine dei tempi le vicende dei cavalieri del Tempio.

Giorgio Amico

Gli affreschi della chiesa di San Bevignate a Perugia: una Apocalisse templare

Nel mare di pubblicazioni in continua uscita sulla storia dell'Ordine Templare non molte sono quelle storicamente attendibili. Proliferano invece libri e articoli che avanzano le tesi più fantasiose senza il minimo riscontro documentario.

Il fatto è che i documenti esistenti sono davvero molto pochi e che anche le tracce lasciate sul territorio dai monaci guerrieri sono spesso controverse. Lo notava (e siamo nel 1937) già J.A. Durbec nella sua pionieristica ricerca sulla presenza templare nelle Alpi Marittime, facendo rilevare come la maggior parte delle chiese e delle case “templari” nella zona da lui studiata fossero in realtà posteriori (in qualche caso anche di secoli) al 1312 anno in cui avviene lo scioglimento dell'Ordine da parte di papa Clemente V.

Sulla scia di trasmissioni televisive di grande audience e di scarsissima serietà la maggior parte delle opere in commercio punta a impressionare i lettori con storie fantasiose di tesori scomparsi e di presunti segreti, trascurando invece la concreta quotidianità di quegli uomini, il loro modo di pensare e di agire, per tanti versi molto più affascinante di ogni possibile mistero.
S. Bevignate, Particolare degli affreschi

Lo dimostra il libro di Simonetta Cerrini, autorevolissima ricercatrice e autrice tra l'altro dell'edizione filologicamente più accurata della regola del Tempio, L'apocalisse dei templari pubblicato nel 2012 da Mondadori.

Partendo dagli affreschi da poco restaurati della chiesa templare di San Bevignate a Perugia, Simonetta Cerrini delinea un quadro completo e avvincente della storia dell'Ordine del Tempio, mettendone in luce elementi di forza (che ne fanno un caso unico nel Medioevo europeo), ma anche ambiguità e contraddizioni.

Nati in un momento di crisi profonda delle idealità cavalleresche e monastiche conseguenza anche del sostanziale fallimento delle crociate come momento di rinascita spirituale del mondo cristiano, i templari rappresentano un fattore importante di mutamento della società feudale. Non a caso l'autrice parla di “rivoluzione templare” evidenziando l'importanza attribuita dal Tempio al ruolo dei laici nella Chiesa, aspetto che li accomuna per molti versi al movimento francescano.

Affidandosi a molteplici strumenti di indagine – dall'analisi documentale all'arte figurativa e alla letteratura – Simonetta Cerrini ricostruisce una storia durata poco meno di due secoli (1120-1314), ma destinata comunque a lasciare tracce profonde nell'immaginario occidentale.
Nonostante la profondità dei concetti trattati il linguaggio è semplice e accattivante. Una narrazione ravvivata costantemente da curiosità e aneddoti rigorosamente documentati e mai fini a se stessi. Ne citiamo uno fra tutti: la possibile origine e il significato del Cristo calvo. Una rappresentazione atipica della figura del Cristo di cui esistono pochissimi casi fra cui quello (di scarso valore artistico, ma di grande fascino) presente nella chiesa di Saliceto (CN).

Un solo appunto: non sono stati riprodotti (se non parzialmente sulla sovracopertina) gli affreschi di San Bevignate ed è un limite serio di un'edizione per tutti gli altri aspetti curatissima.
Simonetta Cerrini
L'apocalisse dei templari
Mondadori, 2012
19 euro

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