“Ciò che sai amare
rimane, il resto è scoria
ciò che sai amare non ti sarà strappato
ciò che sai amare è il tuo vero retaggio” (Ezra Pound)
ciò che sai amare non ti sarà strappato
ciò che sai amare è il tuo vero retaggio” (Ezra Pound)
Ho sempre amato la poesia di Ezra Pound. Anche per questo
sottoscrivo volentieri l’appello pubblicato su Il Manifesto qualche giorno fa:
“Come lettori e
ammiratori della poesia di Ezra Pound, esprimiamo il nostro sdegno per l'uso
improprio e offensivo che del suo nome viene fatto dall'organizzazione di
estrema destra denominata CasaPound, che ne fraintende e umilia la figura di
geniale produttore di poesia e generoso organizzatore di cultura riducendola al
suo sostegno del fascismo e alle sue battaglie economiche, come nessuno farebbe
per suoi coetanei quali Marinetti e
Pirandello.
Straniero in Italia dal 1925 al 1945, Pound merita di non essere identificato con una politica che egli conosceva solo superficialmente. È inaccettabile che il nome di uno dei maggiori creatori del Novecento sia preso a simbolo da gruppi che adottano metodi di lotta politica tanto lontani dal suo universo culturale, offuscando il valore universale della sua poesia.
Dichiariamo solidarietà alla figlia Mary de Rachewiltz che difende con coraggio il nome del padre da questa appropriazione indebita e strumentale.”
Straniero in Italia dal 1925 al 1945, Pound merita di non essere identificato con una politica che egli conosceva solo superficialmente. È inaccettabile che il nome di uno dei maggiori creatori del Novecento sia preso a simbolo da gruppi che adottano metodi di lotta politica tanto lontani dal suo universo culturale, offuscando il valore universale della sua poesia.
Dichiariamo solidarietà alla figlia Mary de Rachewiltz che difende con coraggio il nome del padre da questa appropriazione indebita e strumentale.”
Colgo l’occasione per segnalare un bellissimo blog - http://mariapinaciancio.wordpress.com - scoperto solo ieri, che ripropone e ben contestualizza l’incontro
avvenuto nel 1967 tra Ezra Pound e Pier Paolo Pasolini.
ne parlaoi a suo tempo qui
RispondiEliminahttp://estatedisanmartino.exbook.eu/estatedisanmartino/?p=781
E' vero Pound era un poeta ma era anche un fascista marcio. Certo il trattamento che gli hanno imposto gli anglo-americani è degno di Guantanamo. Ma non vedo perchè i fasci non debbano appropriarsi del suo nome, visto che ne condividevano le idee.
RispondiEliminaContro il fascismo sempre ma anche cum grano salis.
Mi sbaglio?
fabrizio
Caro Fab,
RispondiEliminanon so fino a che punto Pound sia stato davvero un fascista. Posso sbagliarmi, ma ho sempre pensato che il suo rapporto col regime fosse simile a quello di Pirandello.
Saluti.