“O dark dark dark. They all
go in the dark,
The vacant interstellar spaces, the vacant into the vacant. The captains, merchant bankers, eminent men of letters
The generous patrons of arts, the statesmen and the rulers,
Distinguished civil servants, chairmen of many committees,
Industrial lords and petty contractor, all go in the dark,
…
I said to my soul, be still, and let the dark come upon you
Which shall be the darkness of God.”
The vacant interstellar spaces, the vacant into the vacant. The captains, merchant bankers, eminent men of letters
The generous patrons of arts, the statesmen and the rulers,
Distinguished civil servants, chairmen of many committees,
Industrial lords and petty contractor, all go in the dark,
…
I said to my soul, be still, and let the dark come upon you
Which shall be the darkness of God.”
O
buio buio buio. Tutti vanno nel buio,
Nei vuoti spazi interstellari, il vuoto va nel vuoto,
I capitani, gli uomini d’affari, gli emeriti letterati,
I generosi patroni delle arti, gli uomini di stato e i governanti,
Gli esimi funzionari, i presidenti di molti comitati,
I capitani d’industria e i piccoli imprenditori, tutti vanno nel buio
…
Ho detto alla mia anima: taci, e lascia che scenda su di te l’oscurità
del buio
Che sarà l’oscurità di Dio,”
Nei vuoti spazi interstellari, il vuoto va nel vuoto,
I capitani, gli uomini d’affari, gli emeriti letterati,
I generosi patroni delle arti, gli uomini di stato e i governanti,
Gli esimi funzionari, i presidenti di molti comitati,
I capitani d’industria e i piccoli imprenditori, tutti vanno nel buio
…
Ho detto alla mia anima: taci, e lascia che scenda su di te l’oscurità
del buio
Che sarà l’oscurità di Dio,”
(T.S,.Eliot,
da East Coker, in “Four Quartets”, traduzione di Filippo Donini)
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PS: Chi non è interessato ad
approfondire il significato metafisico dei versi del poeta inglese, preferendo soffermarsi
sul significato politico degli stessi, è invitato ad accostarli al
detto siciliano - Cu tuttu ca sugnu orbu, la viu niura – magistralmente
commentato da Leonardo Sciascia nel suo
Occhio di capra:
" Sebbene sono orbo, la vedo nera. Cioè: vedo che andrò a finire male. Frase pronunciata il 10 giugno 1940 da un cieco, da tutti chiamato mastru Petru, alla fontana pubblica di via Regina Margherita, dove le donne, che stavano in turno per attinger acqua, a mastru Petru domandarono cosa pensasse della guerra che quel giorno Mussolini aveva dichiarato alla Francia e all’Inghilterra. Con quel giudizio, mastru Petru rischiava di finire in carcere: ma anche se subito si diffuse per tutto il paese, non arrivò mai all’orecchio delle autorità fasciste. Rimasta proverbiale la frase viene oggi detta per esprimere il più radicale pessimismo. Sicchè della situazione italiana di oggi si dice: CU TUTTU CA SUGNU UORBU, LA VIU NIURA."
" Sebbene sono orbo, la vedo nera. Cioè: vedo che andrò a finire male. Frase pronunciata il 10 giugno 1940 da un cieco, da tutti chiamato mastru Petru, alla fontana pubblica di via Regina Margherita, dove le donne, che stavano in turno per attinger acqua, a mastru Petru domandarono cosa pensasse della guerra che quel giorno Mussolini aveva dichiarato alla Francia e all’Inghilterra. Con quel giudizio, mastru Petru rischiava di finire in carcere: ma anche se subito si diffuse per tutto il paese, non arrivò mai all’orecchio delle autorità fasciste. Rimasta proverbiale la frase viene oggi detta per esprimere il più radicale pessimismo. Sicchè della situazione italiana di oggi si dice: CU TUTTU CA SUGNU UORBU, LA VIU NIURA."
Caro Franco,
RispondiEliminadevo ammettere che con questo detto mi hai davvero illuminato, infatti non lo conoscevo, io ero rimasto al vecchio detto: " Cchiù scuru i menzannotti un pò fari". Mi conforta però sapere che poche ore dopo la mezzanotte arriva l'alba.
L'aspettiamo con ansia.
Un abbraccio
Ezio
orbi, nel cuore della notte, sul ciglio del baratro...o la caduta o il miracolo.
RispondiEliminaFab