Vladimir Vladimirovič Majakovskij (1893-1930) è stato un poeta e drammaturgo
sovietico,
cantore della rivoluzione d'Ottobre.Orfano a sette anni,
con un’infanzia difficile alle spalle, il poeta è stato un appassionato
sostenitore della rivoluzione. Si suicidò nel 1930, dopo una delusione amorosa,
in un momento in cui molti suoi ideali venivano calpestati dalla burocrazia
stalinista. Nella sua lettera di commiato scrisse:
«A tutti. Se muoio, non incolpate nessuno. E, per
favore, niente pettegolezzi. Il defunto non li poteva sopportare. Mamma,
sorelle, compagni, perdonatemi. Non è una soluzione (non la consiglio a
nessuno), ma io non ho altra scelta. Lilja, amami. Compagno governo, la mia
famiglia e’ Lilja Brik, la mamma, le mie
sorelle e Veronika Vitol’dovna Polonskaja. Se farai in modo che abbiano
un’esistenza decorosa, ti ringrazio.[...] Come si dice, l’incidente è chiuso.
La barca dell’amore si e’ spezzata contro il quotidiano. La vita e io siamo
pari. Inutile elencare offese, dolori, torti reciproci. Voi che restate siate
felici».
L’amore
non è paradiso terrestre,
a noi
l’amore
annunzia ronzando
che di nuovo
è stato messo in marcia
il motore
raffreddato del cuore.
non è paradiso terrestre,
a noi
l’amore
annunzia ronzando
che di nuovo
è stato messo in marcia
il motore
raffreddato del cuore.
Majakovskij
Straordinaria testimonianza di ironia temeraria: "l’incidente è chiuso...".
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