06 maggio 2013

LA STRAORDINARIA AUTOBIOGRAFIA DI GIOVANNI LO DICO






IL LIBRO

Finalmente le api mangiarono il miele. Autobiografia di un siciliano che non si rassegna”, a cura e con introduzione di Nicola Grato e Santo Lombino. Adarte editori Palermo 2013, 145 pagine, con 13 foto in bianco e nero, € 12.

Il titolo si riferisce alla conquista, ottenuta dopo aspre battaglie, dei lavoratori agricoli che avevano i terreni a metaterìa presso  grossi proprietari terrieri. Negli anni ’50, grazie ad un decreto del ministro Gullo,  il prodotto del raccolto agricolo venne finalmente diviso dando il 60% al colono e il 40% al proprietario del fondo.

L’AUTORE

Giovanni Lo Dico è nato il 15 dicembre 1928 a Misilmeri (Palermo), dove vive. Ha frequentato le scuole elementari. Ha sposato nel 1957 Sara Rettino da cui ha avuto i figli Francesco ed Anna. Dal 2005 ha pubblicato a sue spese cinque raccolte di poesie e proverbi in dialetto siciliano, che ha donato ad amici e conoscenti. Ha scritto a mano la sua memoria autobiografica su alcuni quaderni tra il 2010 e il 2012.

LA STORIA

Il libro racconta l’infanzia rubata dell’autore-narrratore, costretto a sei anni a lavorare nei campi come raccoglitore di olive con altri bambini che frequentano ad intermittenza le scuole elementari. Ancora ragazzo perde prematuramente il padre: la madre si impiega in lavori domestici a Palermo lasciando Giovanni e la sorella a vivere con i nonni. Lo Dico diventa a tredici anni bracciante agricolo, sarà poi mezzadro, mietitore stagionale a Corleone e Prizzi, coltivatore diretto. Dopo la seconda guerra mondiale diventa attivista politico e sindacale, partecipando alle lotte per la riforma agraria, la ripartizione del prodotto, l’imponibile di manodopera, l’assistenza sanitaria per tutti, rendere vivibile il quartiere abusivo dove è andato ad abitare dopo il matrimonio. Diventerà quindi consigliere comunale del Pci per venti anni e sarà impegnato nel movimento sindacale e cooperativo. Si accorge quindi della mutazione antropologica del suo partito e si dichiara in disaccordo con le politiche consociative. In pensione, partecipa a progetti educativi nelle scuole e promuove  le iniziative di un gruppo di coetanei che otterrà dal comune di Misilmeri adeguati locali per il tempo libero degli anziani.
 
I CURATORI

Nicola Grato è docente di materie letterarie nella scuola media di Villafrati. Autore di testi teatrali, ha curato alcuni libri e pubblicato la raccolta di poesie “Deserto giorno” (2009). Fa parte della redazione di “Nuova Busambra”.

Santo Lombino ha insegnato storia e filosofia nei licei statali e si occupa di emigrazione, scritti autobiografici e storia locale. Ha curato convegni e mostre, scritto testi teatrali, partecipato a trasmissioni radiofoniche, curato diversi volumi di scritti personali tra cui “La spartenza” di Tommaso Bordonaro. E’ autore di “Cercare un altro mondo” (2002) e “Una lunga passione civile” (2204).Fa parte della redazione di “Nuova Busambra” e dirige la collana “Fili di memoria” in cui il libro è pubblicato.

1 commento: