18 maggio 2013

PER TUTTI I POETI






Shuntaro Tanikawa (Giappone, 1931)  


Epitaffio per la “tomba del poeta”     

Quando nacqui
ero senza nome
come un molecola di acqua
Ma subito sono stato nutrito bocca a bocca con delle vocali
consonanti stuzzicarono le mie orecchie
Mi è stato dato un nome
e sono stato strappato dal cosmo

Oscillando nell’atmosfera
graffiato nell’argilla
iscritto sul bambù
scolpito nella sabbia
le parole sono i strati della cipolla
Se continuo a pelare
non troverò il cosmo

Avrei voluto perdere le parole
essere un albero che canta nel vento
Avrei voluto essere una nuvola di centomila anni fa
Avrei voluto essere il canto delle balene
Ora ritorno a essere senza nome
con la terra sopra i miei occhi, le mie orecchie e la mia bocca
con le stelle che mi prendono per le dita


Shuntaro Tanikawa


Traduzione dall’Inglese di Stefanie Golisch
Testo inglese:

Epitaph for a “poet’s tomb”

When I was born
I was nameless
like a water molecule
But right away I was fed vowels mouth-to-mouth
consonants tickled my ears
I was called and
pulled away from the cosmos

Oscillating the atmosphere
carved onto clay tablets
inscribed on bamboo
recorded on sand
words are onion skins
If I keep on peeling
I will not find the cosmos

I would have loved to lose words
to be a tree singing in the wind
I would have loved to be a cloud from a hundred thousand years ago
I would have loved to be a whale’s song
Now I go back to being nameless
with dirt over my eyes, my ears and my mouth
with stars leading me by the fingers


 “I, infinite silence, will grant you words”
from: God Contemplates Man by Jules Supervielle


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