« Mai mi è
capitato nei miei libri, più che in questo di scritti giornalistici, di pretendere dal lettore un così
necessario fervore filologico. Il fervore
meno diffuso del momento»
P. P. Pasolini, Scritti
corsari, Milano: Garzanti, 1975
«“sollecitare
i testi”, cioè far dire ai testi, per amor di tesi, più di quanto i testi
realmente dicono. Questo errore di metodo filologico si verifica anche
all'infuori della filologia, in tutte le analisi e gli esami delle
manifestazioni di vita. Corrisponde, nel diritto penale, a vendere a meno peso
e di differente qualità di quelli pattuiti, ma non è ritenuto crimine, a meno
che non sia palese la volontà di ingannare: ma la trascuratezza e
l’incompetenza non meritano sanzione, almeno una sanzione intellettuale e morale
se non giudiziaria?»
A. Gramsci, Quaderni dal carcere, a cura
di V. Gerratana, Torino: Einaudi,
1975
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