20 novembre 2016

L' ANTICA SAPIENZA CINESE IN UN TESTO CLASSICO DI LAO TSU



Il Tao Te Ching (Daodejing nella nuova trascrizione Pinyin del cinese) è il testo fondamentale del Taoismo.
Tradizionalmente attribuito al “Vecchio Maestro”, Lao Tzu, contemporaneo anziano di Confucio, questo libricino vecchio di 2500 anni contiene in forma poetica e supremamente concisa insegnamenti che si collocano ai vertici della saggezza umana di ogni tempo.
Malgrado il gran numero di traduzioni esistenti, la sottigliezza e la ricchezza dell’opera del Vecchio Maestro è rimasta finora accessibile solo ai sinologi. Il testo cinese infatti è spesso enigmatico e sempre contiene molteplici risonanze e allusioni, onde ogni traduzione è inevitabilmente parziale e riduttiva.
Lo scopo di questo libro è fornire, in maniera chiara e non accademica, al lettore, anche non specialista, gli strumenti per apprezzarne tutta la profondità e la varietà di sfaccettature.

Il testo non si limita quindi a fornire una nuova traduzione, bensì offre una scelta di classiche traduzioni del passato, un commento sulle idee fondamentali, una discussione delle possibili interpretazioni e un’analisi parola per parola del testo cinese. Costituisce così un’opera unica in Italia e innovativa a livello mondiale.

Shantena Augusto Sabbadini, Ph.D., traduttore  e curatore di questo volume, ha lavorato come fisico teorico all’Università di Milano e all’Università di California, dove ha contribuito alla prima identificazione di un buco nero. Negli anni Novanta insieme al sinologo Rudolf Ritsema ha messo a punto un’innovativa traduzione dell’I Ching. È direttore associato del Pari Center for New Learning (www.paricenter.com) e tiene corsi e seminari su I Ching, taoismo e implicazioni filosofiche della fisica moderna.
Per informazioni,  www.shantena.com

Ecco, di seguito, un brano famoso del libro:


Gli esseri umani sono
morbidi e flessibili quando nascono,
duri e rigidi quando muoiono.
Gli alberi e le piante sono teneri e flessibili
quando sono in vita,
secchi e rigidi quando sono morti.
Perciò il duro e il rigido
sono compagni della morte,
il morbido e il flessibile
sono compagni della vita.


Un combattente che non sa arretrare
non può vincere;
un albero incapace di piegarsi si spezza.
La rigidità e la forza sono inferiori,
la flessibilità e la morbidezza superiori.


LAO TZU

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