11 novembre 2016

MARINEO INSORGE CONTRO UN' ORDINANZA SINDACALE

Marineo

Incredibile ma vero: un'ordinanza sindacale a Marineo vieta di giocare al pallone. Pubblichiamo di seguito una copia dell'Ordinanza e la replica di un gruppo di cittadini:




Al Sindaco
del Comune di Marineo

OGGETTO: CONSIDERAZIONI SULL’ORDINANZA SINDACALE N. 27/2016 da parte del COMITATO CITTADINO SPONTANEO “MARINEO E’ DEI NOSTRI FIGLI”

Gent.le Sindaco,
apprendiamo con disappunto che l’amministrazione comunale ha inteso vietare, tramite l’ordinanza sindacale n.27 del 07 novembre 2016, “schiamazzi o altri rumori molesti ed ingiustificati, oltre che fare uso del pallone da gioco nelle piazze Sainte Sigolène e Garfield Lodi, dalle ore 00,00 alle ore 24,00 di tutti i giorni”.
Concordiamo con il presupposto secondo il quale il bene pubblico e la serenità delle persone vadano preservate, ma ci permettiamo di dissentire sull’estensione del divieto all’”uso del pallone da gioco” o alla generalizzazione di “rumori molesti e ingiustificati”.
Le sanzioni per gli schiamazzi, soprattutto in certe fasce orarie, e per il danneggiamento di cose e di proprietà pubbliche e private, ci pare siano già ampiamente previste dal codice civile e penale. Non vediamo pertanto la necessità di quest’ulteriore ordinanza.
Cosa si intende per “rumore molesto o ingiustificato”? Forse il vociare dei bambini che si rincorrono in una pubblica piazza? Forse la loro esuberanza di bimbi?
Ci permettiamo di ricordarLe che la Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia, approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia il 27 Maggio 1991 con la legge n.176, indica quali siano gli obblighi degli Stati e delle
comunità nei confronti dell'
infanzia, e tra essi – all’articolo 31 – figura il DIRITTO AL GIOCO.
“1. Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica. 2. Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.”
In un piccolo paese come il nostro, assolutamente privo di MEZZI (e soprattutto di LUOGHI) APPROPRIATI per il divertimento e le attività ricreative, artistiche e culturali dei bambini e dei ragazzi, l’unica alternativa rimane LA STRADA. Quella stessa strada dove tutti, compreso anche lei, signor Sindaco, e compresi coloro i quali hanno fatto pervenire all’amministrazione comunale le lamentele che hanno portato all’ordinanza di cui in oggetto, abbiamo giocato nei felici e spensierati giorni della nostra infanzia.
Quale sarebbe l’alternativa a quelle due piazze per i bambini di Marineo che volessero, poniamo il caso, giocare a palla (che terribile intenzione, non le pare?)?
Potrebbero forse usufruire degli impianti sportivi comunali? Di apposite aree pedonali? Dei parchi giochi praticamente inesistenti (uno dei quali ubicato in una delle due piazze su cui vige l’interdizione al gioco a palla e agli schiamazzi per iniziativa della sua stessa amministrazione)?
O magari dovrebbero giocare in assoluto silenzio, in formazione simil-balilla???
Però alla prima manifestazione “culturale”, alla prima mostra di fotografie in bianco e nero, organizzata da adulti e rigorosamente rivolte agli adulti, tutti a fare amarcord: “quant’era bello giocare a acchiana u patri cu tutti i so figghi”!!!!!
In conclusione, ci permettiamo di segnalare che anche i parcheggi selvaggi in diverse vie cittadine esasperano gli animi e creano momenti di tensione. Anche il traffico da metropoli all’ora di punta che incontra chi attraversa il nostro paese in determinati orari esaspera gli animi e crea momenti di tensione. Anche la mancanza o l’inadeguatezza dei locali scolastici esaspera gli animi e crea momenti di tensione. Anche il mancato rispetto (e la relativa mancanza di vigilanza e sanzioni) delle ordinanze relative alle isole pedonali esaspera gli animi e crea momenti di tensione.
Ma tant’è…..il problema più grave a Marineo sono i bambini che giocano a palla. Non ci risulta infine che Padre Leo si sia mai lamentato del fatto che le funzioni religiose siano disturbate dai bambini che giocano. Anzi, è sempre in prima linea nell’organizzazione delle poche occasioni di gioco e di incontro tra bambini. Forse, l’unica realtà a misura di bambino oggigiorno a Marineo è l’Oratorio Padre Pino Puglisi.
Certi che in relazione all’oggetto, Lei e l’amministrazione possiate riconsiderare le azioni intraprese, la ringraziamo anticipatamente.

Nome e Cognome dei firmatari

2 commenti:

  1. La stupidità elevata a sistema di governo.

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  2. Questo mi sembra il commento migliore che si possa fare sull'intera vicenda. Grazie Nino!

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