15 aprile 2020

LA RECESSIONE VISTA DA PASOLINI






Visto che scienziati e politici hanno fallito,  proviamo a dare il potere ai poeti:

La recessione *

Vedremo calzoni coi rattoppi;
rossi tramonti su borghi vuoti di macchine
pieni di povera gente
che sarà tornata da Torino o dalla Germania.
I vecchi saranno padroni dei loro muretti
come poltrone di senatori;
e i bambini sapranno che la minestra è poca,
e cosa significa un pezzo di pane.
E la sera sarà più nera della fine del mondo,
e di notte sentiremo solo i grilli o i tuoni;
e forse qualche giovane
tra quei pochi tornati al nido
tirerà fuori un mandolino.
L'aria saprà di stracci bagnati.
Tutto sarà lontano.
Treni e corriere passeranno ogni tanto
come in un sogno.

Le città grandi come mondi
saranno piene di gente che va a piedi,
con i vestiti grigi e dentro agli occhi una domanda
che non è di soldi ma è solo d'amore,
soltanto d'amore.
Le piccole fabbriche
sul più bello di un prato verde
della curva di un fiume
dal cuore di un vecchio bosco di querce
crolleranno un poco per sera,
muretto per muretto,
lamiera per lamiera.
E gli antichi palazzi
saranno come montagne di pietra
soli e chiusi come erano una volta.
E la sera sarà più nera della fine del mondo,
e di notte sentiremo i grilli e i tuoni
e forse qualche giovane
tra quei pochi tornati al nido
tirerà fuori un mandolino.
L'aria saprà di stracci bagnati.
Tutto sarà lontano.
Treni e corriere passeranno ogni tanto
come in un sogno.

I banditi avranno i visi di una volta
coi capelli corti sul collo
e gli occhi di loro madre,
pieni del nero delle notti di luna
e saranno armati solo di un coltello.
Lo zoccolo del cavallo toccherà la terra,
leggero come una farfalla,
e ricorderà ciò che è stato,
in silenzio, il mondo
e ciò che sarà. 


P. P. PASOLINI, La nuova gioventù, Einaudi 1975


* Pasolini scrisse questo meraviglioso testo in friulano nel 1973, durante la crisi petrolifera. Ma lo stesso autore ne fece una versione italiana pubblicata qualche mese prima di essere assassinato nel volume P. P. PASOLINI, La nuova gioventù, Einaudi 1975. Di quest'opera mi sono occupato anni fa in un articolo pubblicato in una rivista catalana QUADERNS D'ITALIA che potete trovare in rete.

Lingua e potere in Pier Paolo Pasolini | Virga | Quaderns d’Italià
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