“si può trovare una serenità anche nello scatenarsi delle più assurde contraddizioni e sotto la pressione della più implacabile necessità, se si riesce a pensare storicamente e dialetticamente, e a identificare con sobrietà intellettuale il proprio compito […] si può e quindi si deve essere medici di se stessi”.
(Antonio Gramsci in una lettera a Tania dal carcere)
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