Reagire alla paura, ricostruire la speranza
Anna Maria BianchiComune cita la frase di John Holloway: “Lottiamo non perché pensiamo di vincere, ma perché non possiamo accettare ciò che esiste…”. Così pensiamo e sentiamo, fin dalla nascita di Carteinregola. Certo, per noi riguarda piccole battaglie rispetto a quelle enormi che dovrebbero essere combattute per cambiare vicende ben più inaccettabili del mondo. E la sensazione che in fondo quello che facciamo sia ben poca cosa è sempre dietro l’angolo, insieme alla tentazione di mollare, tanto non si cambia mai niente davvero. Ma quello che alla fine ci ha tenuto insieme in questi anni e continua a dare un senso alla nostra associazione è proprio il sentimento condiviso di non accettazione di una realtà che va troppo spesso nelle direzioni peggiori che potrebbe prendere.
Questi anni hanno messo a dura prova la nostra speranza di cambiare, la pandemia ci ha rinchiuso nelle nostre case,la brutalità delle guerre ci fa sentire impotenti. Eppure dobbiamo impegnarci per ricostruire la speranza. Reagire alla paura, che è poi la solitudine di chi si sente perduto in un mondo senza solidarietà, e all’indifferenza di chi pensa a salvare se stesso senza nessuna responsabilità verso i sommersi.
Vediamo assottigliarsi sempre più il numero dei cittadini che vanno a votare, segnale di sfiducia verso la classe politica che però non deve diventare rinuncia alla politica, alla partecipazione e al controllo delle scelte che governano le vite di tutti.
Proprio in questi giorni è stata approvata definitivamente dal parlamento l’autonomia regionale differenziata, che si aggiunge ad altri progetti della maggioranza al governo che vanno contro lo spirito e il dettato costituzionale, concentrando il potere in poche mani e aumentando le disuguaglianze, con conseguenze irreversibili sui diritti dei cittadini.
Servono quindi speranza e dignità per ritrovare e far ritrovare il senso dell’impegno, per proseguire il cammino di chi ha lottato per la nostra Costituzione, per raggiungere quella solidarietà, scritta e mai completamente attuata, oggi sotto attacco. Una battaglia che non sappiamo se potremo vincere, ma che va combattuta fino in fondo, perché non possiamo accettare di tornare indietro.
Per questo il lavoro di Comune è importante e necessario, in particolare per il dialogo e il passaggio di testimone alle nuove generazioni.
[Anna Mari Bianchi, Ass. Carteinregola]
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