Dal blog http://pensieroerealta.blogspot.it/2013/07/un-saluto-margherita-hack.html creato da una delle principali follower di questo sito, prendiamo questo sobrio ricordo di MARGHERITA HACK:
Salutiamo la signora delle stelle con le sue stesse parole.
Lei non amava celebrazioni e retoriche
preferiva, semplicemente, "guardare in alto"
"Nell'antichità l'uomo, ingannato dai propri sensi, riteneva che la
Terra fosse il centro dell'universo. Poi ha capito che la Terra e i
pianeti ruotavano attorno al Sole, posto al centro del sistema solare.
In seguito ha compreso che il Sole è una stella come miliardi di altre,
mentre l'inganno dei sensi aveva ancora fatto ritenere che il Sole si
trovasse al centro della Via Lattea, e che questa abbracciasse tutto
l'universo. Nel tempo, ha scoperto che il Sole occupa una posizione
periferica nella Via Lattea, che questa è una galassia fra miliardi di
altre, e che tutte insieme costituiscono il nostro universo. E ora ci
domandiamo: ma questo è veramente tutto ciò che esiste, o è solo un
universo fra infiniti altri?"
MARGHERITA HACK, Vi racconto l'astronomia, 2002
"Tutta la
materia di cui siamo fatti noi l’hanno costruita le stelle, tutti gli
elementi dall’idrogeno all’uranio sono stati fatti nelle reazioni
nucleari che avvengono nelle supernove, cioè queste stelle molto più
grosse del Sole che alla fine della loro vita esplodono e sparpagliano
nello spazio il risultano di tutte le reazioni nucleari avvenute al loro
interno. Per cui noi siamo veramente figli delle stelle".
"Nella nostra galassia ci sono quattrocento miliardi di stelle, e nell'universo ci sono più di cento miliardi di galassie. Pensare di essere unici è molto improbabile".
"Fin dall'antichità l'umanità si è posta la domanda sull'esistenza di
altre vite: sin dai tempi di Epicuro, di Plutarco, di Lucrezio Caro.
Oggi possiamo dire perlomeno che esistono pianeti extrasolari: la loro esistenza è una condizione necessaria - anche se non sufficiente - per l'esistenza di altre forme di vita".
"Credo che scienza e fede operino su due piani
completamente diversi: la scienza si basa sull'esperimento,
sull'osservazione e sull'interpretazione dei fatti tramite le conoscenze
della fisica, quindi si basa sulla ragione. La fede è invece, per
l'appunto, un atto di fede: la fede uno ce l'ha o non ce l'ha".
Intervista dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, 2001
"Il divertimento della ricerca scientifica è
anche trovare sempre altre frontiere da superare, costruire mezzi più
potenti d'indagine, teorie più complesse, cercare sempre di progredire
pur sapendo che probabilmente
ci si avvicinerà sempre di più a comprendere la realtà, senza arrivare mai a capirla completamente".
Intervista di Flavia Farina
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