L’Europa che respinge i migranti
Un libro da leggere e prestare a tutti: Respinti. Le sporche frontiere d’Europa, dai Balcani al Mediterraneo, di Duccio Fracchini e Luca Rondi (Altraeconomia).
Suggerisco un piccolo libro molto eloquente già nel titolo Respinti. Le sporche frontiere d’Europa, dai Balcani al Mediterraneo, di Duccio Fracchini e Luca Rondi, edito da Altraeconomia (192 pagine, 16 euro).
È uno di quei libri che, come si dice, non le manda a dire: e ci racconta e spiega i destini comuni di donne, bambini, uomini che “la ricca Europa ha relegato ai margini dei propri confini e della storia.”
Il lavoro ricostruisce con dati generali, analisi delle politiche degli Stati e storie di persone, la cosiddetta “strategia” dei paesi Ue, Italia compresa, per “difendere le frontiere” da chi lascia i propri luoghi in cerca di una vita migliore.
È una strategia fatta di azioni e omissioni terribili, descritte dalle parole che usiamo quotidianamente, magari senza pensare cosa nascondono: “respingimenti”, “riammissioni”, “confinamenti”. Dietro c’è la “negazione del diritto di asilo, la vergogna dei campi, la violenza costantemente praticata nei confronti di persone inermi, costrette a vivere sospese e in condizioni inumane, a rischiare la vita nelle traversate, tra le dune, le onde, i boschi, la corrente dei fiumi e il filo spinato”.
Le note di speranza del libro sono ancora una volta affidate all’impegno delle Ong, che salvano nel mare Mediterraneo e aiutano chi arriva dall’est sul percorso che passa dai Balcani; e ai volontari e “solidali”, singoli o organizzati in associazioni – come la nostra, e lo scrivo con una punta di orgoglio – che sostengono, soccorrono, aiutano nella vita quotidiana delle nostre città chi è arrivato fin qui. Il libro è arricchito da alcuni interventi di studiosi, avvocati, operatori di Ong.
(Su rifugiati e migranti, in una letteratura vastissima, mi limito a segnalare le riflessioni fondamentali di Hannah Arendt, in Le origini del totalitarismo, (Edizioni di Comunità) e in molte sue altre opere; e la lunga analisi di Donatella di Cesare, Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione (Bollati Boringhieri).
Per chi fosse interessato e voglia saperne di più, questo è l’indice di Respinti. Le sporche frontiere d’Europa, dai Balcani al Mediterraneo:
PREFAZIONE
L’asilo, da diritto a concessione di Gianfranco Schiavone
Capitolo 1
Prima di partire. Un quadro d’insieme
Capitolo 2
Polonia-Bielorussia. Cronaca di un attacco ibrido
Capitolo 3
I migranti lungo la rotta balcanica. Senza diritti nel cuore dell’Europa La tutela legale contro le riammissioni al confine orientale italiano: una questione aperta di Caterina Bove e Anna Brambilla
Capitolo 4
Mare mortuum. Requiem per il Mediterraneo
Capitolo 5
I confini interni. Buchi neri e morti dimenticati
L’accanimento. I valori perduti dell’Europa di Maurizio Veglio
Capitolo 6
Frontex is catching you! Il ruolo dell’Agenzia nella strategia Capitolo 7
Ucraina: chi paga di più la guerra
Conclusioni
Dentro e fuori. Tra ospitalità ed esternalizzazione, di Cristina Molfetta.
(Illustrazione: Refugees, Paritosh Sen, 1946, Wikiart)
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