09 novembre 2011

LE COSE

Il bastone, le monete e il portachiavi;
la docile serratura; gli appunti tardivi
che i miei pochi giorni rimasti
non leggeranno; le carte e la scacchiera sola;
un libro e fra le carte una scolorata viola
monumento d’una sera, senza dubbio
inobliabile ed obliata; il rosso specchio occidentale
in cui arde un’illusoria aurora. Quante cose:
lime, soglie, atlanti, coppe, chiodi,
servono a noi come silenziose chiavi,
cieche e stranamente segrete!
Perdureranno oltre il nostro oblio;
ignare dell'estremo nostro addio.

BORGES


Se bronzo e pietra e terra e immenso mare
son sopraffatti, quando morte afferra,
come bellezza potrà mai scampare
con la forza d’un fiore alla sua guerra?

Come salvare un alito d’estate
dal tempo che devasta e reca assedio,
se cedon le città fortificate,
se duro acciaio è fragile rimedio?

Come togliere al tempo, dubbio atroce,
la gemma più pregiata dal suo scrigno?
Chi può arrestare il passo suo veloce,
chi può salvare il bello dal maligno?

Nessuno. Ma un miracolo redime:
dar luce al nostro amore, con le rime.

W. SHAKESPEARE,


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