12 ottobre 2016

G. RAVASI, Verità e amore


Anche se so di deludere i miei amici anticlericali, non mi stanco di ripetere che da questo singolare Cardinale abbiamo tutti da apprendere (fv):



Maria gli disse: “Non ti ho tradito”, e Giuseppe rinunciò alla logica dei greci per accettare le ragioni dell’amore. Sapeva che Maria diceva sempre la verità e dunque, per quanto incredibile, ciò che affermava doveva essere vero.

E’ lo stesso Vangelo di  Matteo a narrare lo sconcerto che attanaglia Giuseppe quando vede la promessa sposa Maria incinta, senza che egli l’ “avesse conosciuta” sessualmente. La soluzione del dramma di questa “strana” coppia avverrà attraverso una vera e propria “annunciazione” angelica riservata al futuro padre legale di Gesù (1, 18-25), parallela a quella più celebre che san Luca riserva a Maria.

Lo scrittore Pasquale Festa Campanile, nel suo romanzo dedicato appunto a quei due sposi, Per amore, solo per amore (1983), introduce un’altra spiegazione. Essa è idealmente molto suggestiva perché – alla maniera di Pascal – ci ricorda che non esistono solo le ragioni della ragione e della logica formale, ma anche quelle del cuore. E quest’ultime spesso sanno intuire la verità definitiva e profonda di una persona in modo più autentico della semplice evidenza esteriore.
Gianfranco Ravasi

Dal  Breviario  che il Cardinale pubblica ogni domenica sulle pagine culturali del SOLE 24 ORE,  14 agosto 2016



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