21 ottobre 2016

P. AUSTER, Affrontare la musica


    Devo ad una cara amica sarda, Lorena Melis, questa bella foto e questi splendidi versi che fanno toccare con mano la potenza della lingua umana:



[...]

Impossibile
udirla ancora. La lingua
ci porta via per sempre
da dove siamo, e in nessun luogo
possiamo stare in pace
nelle cose che ci è dato
vedere, perché ogni parola
è un altrove, una cosa che si muove
più veloce dell’occhio, proprio
mentre si muove questo passero, virando
nell'aria
dove non ha una casa. Credo, allora,
in niente

che queste parole possano darti, ma
le sento
parlare attraverso di me, come se
solo questo
fosse ciò che desidero, questo blu
e questo verde, e dire
come questo blu
sia per me diventato l'essenza
di questo verde, e più del puro
vederlo, voglio che tu senta
questa parola
che è vissuta in me
tutto il giorno, questo
desiderio di niente

che non sia il giorno stesso, e come sia cresciuto
dentro i miei occhi, più forte
della parola di cui è fatto, come se
non potesse mai esserci altra parola

che mi terrebbe
senza spezzarsi.

Paul Auster

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