12 marzo 2017

LA TRISTE FINE DELL' ANTIMAFIA



       Apprendo dall'edizione palermitana dell'odierna La  Repubblica* che il Centro Studi La Torre ha chiesto 450mila euro al Miur per l'attivita' "antimafia" svolta nell'ambito dei cosiddetti "progetti di legalita" . Tale richiesta ha sollevato la protesta di soggetti simili (tra cui Libera) che si erano limitati a chiederne solo 70mila (tetto massimo fissato per ogni progetto, secondo l'articolo dello stesso giornale).
          Senza nulla togliere ai meriti del Centro La Torre e di altri simili enti, mi chiedo come mai Il Centro Studi e Iniziative di Marineo e tanti altri non hanno mai chiesto una lira per tutto quello che hanno fatto.  Ma, si sa, c'è stato sempre al mondo chi si è mosso solo per passione civile senza neppure sognarsi di avere qualcosa in cambio.
           Ma quando penso che Pio La Torre, per il suo vero e reale impegno contro la mafia, ha ricevuto  solo piombo  mi vengono i brividi.  fv

L'articolo a cui faccio riferimento, firmato e.la., è stato pubblicato sul supplemento palermitano del giornale La Repubblica, sabato 11 marzo 2017, con il titolo "Centro La Torre, polemica sul maxi contibuto" nella pag.III

1 commento:

  1. Cinzia Miceli: L'antimafia è diventata convenzionale, un mezzo per far carriera o,ancora peggio, coprire la concussione. Sciascia aveva ragione, anche se aveva sbagliato bersaglio

    RispondiElimina