29 novembre 2017

S. ESENIN, Io ricordo, amata




Io lo ricordo, amata, io lo ricordo,
Lo splendore dei tuoi capelli;
Non fu allegra vicenda, né leggera,
Per me l’abbandonarti.

Delle notti autunnali mi ricordo,
Del murmure nell’ombra di betulle:
E se allora più corti erano i giorni,
Più a lungo dava luce a noi la luna.

Ed io ricordo che tu mi dicevi:
«Questi anni azzurri se ne andranno via,
E tu, mio amato, dimenticherai,
Per sempre, per un’altra».

Ma oggi il tiglio che va rifiorendo
Di nuovo ha ricordato ai sentimenti
Come teneramente cospargevo
A quel tempo i tuoi riccioli di fiori.

E il cuore, non disposto a raffreddarsi,
E amando un’altra con malinconia,
Va ricordando con quell’altra te,
Come un lungo racconto prediletto.

Sergéj Esénin (1895-1925)
Io lo ricordo, amata…
(Traduzione di G. P. Samonà)
da “Poesie”, Garzanti Editore, 1981

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