19 novembre 2017

W. BENJAMIN, Strada a senso unico




Foto del Memoriale W. Benjamin a Port Bou


In poche righe l'amico Marco Ninci riesce a spiegare uno dei passi più oscuri del grande Walter Benjamin, mostrando cosa si perde e cosa si acquista fissando sulla carta il proprio pensiero:


Nel 1928 il grande scrittore e filosofo Walter Benjamin pubblicò uno dei suoi libri più belli; un libro di aforismi: “Einbahnstrasse”, “Strada a senso unico”. Vi si trova un breve scritto intitolato “La tecnica dello scrittore in tredici tesi”. La tredicesima tesi suona così: “Das Werk ist die Totenmaske der Konzeption”, “L’opera è la maschera mortuaria della concezione”. L’annotazione mostra che cosa si perde fissando in uno scritto quello che si è pensato; la rigidità di quanto è immutabile ha preso il posto del libero svilupparsi del pensiero. Vi è qui quasi un’ultima eco della svalutazione platonica della parola scritta. Eppure queste parole alludono anche a ciò che nella parola scritta, quando è bella e luminosa, ci sorprende: l’incisività dei lineamenti, che solo la morte ha liberato dalla fuggevolezza della vita, dando voce al valore eterno, indistruttibile, dell’opera.
Marco Ninci

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