Come
conquistare l'affetto del marito. Come gestire i rapporti con i
parenti acquisiti. Come sbrigare le faccende domestiche. Quale la
condotta appropriata da tenere nelle diverse situazioni. All'inizio
del II secolo d.C. Ban Zhao, figlia e sorella di famosi letterati,
scrive un trattatello di comportamento rivolto alle donne. Per la
prima volta nella storia della Cina una donna si rivolge direttamente
ad altre donne su questi temi. Lei stessa fu la prima donna a
ottenere grandi onori letterari presso la corte imperiale: fu storica
di corte o consigliera dell'Imperatrice. E i suoi Precetti
hanno aperto la strada a numerosi altri trattati di comportamento
scritti da donne, quasi un genere letterario di ambito confuciano.
Ban Zhao è strettamente legata al confucianesimo, ai suoi principi
morali, all'idea di un'armonia generale da perseguire con de
terminazione, contro ogni istanza egoistica e individuale.
L'educazione, fondata sul rispetto rigoroso delle gerarchie e
sull'obbedienza, per il confucianesimo era il primo fondamentale
passo verso la costituzione di una società armoniosa e pacifica.
Ban
Zhao trasferisce l'ideologia confuciana in un libro di divulgazione
popolare, mostrandone inconsapevolmente i tratti di violenza. I
capitoli che qui riprendo, il 5 e il 6, sono da questo punto di vista
emblematici. Quando Mao, che si proponeva come l'Anticonfucio e in
modi classicheggianti diffondeva un pensiero eversivo rispetto alla
tradizione (“Ribellarsi è giusto” era il suo motto), lanciò
l'immagine delle donne “altra metà del cielo” per sostenere la
liberazione femminile alludeva a trattati come questo dove
esplicitamente si proclama che “solo il marito è il Cielo”.
Precetti per le donne: completa dedizione e cieca ubbidienza
(Ban Zhao, Cina, II sec. d. C.)
COMPLETA
DEDIZIONE
I
Riti sanciscono il
principio secondo cui un marito può riprendere moglie, ma non esiste
una norma che permetta invece a una moglie di risposarsi; per questo
si dice che il marito è come il Cielo: come non si può sfuggire al
Cielo, cosi non si può di certo lasciare un marito. Se con il nostro
comportamento disobbediamo alle divinità, allora il Cielo ci
punisce; se una donna trasgredisce le tradizionali norme rituali di
comportamento, allora il marito la disprezza. Pertanto le Norme
per le donne dicono:
«Conquistare le attenzioni di un uomo è quel che si dice un
risultato durevole, perdere le attenzioni di un uomo è quel che si
definisce eterna sconfitta».
Per
questi motivi una donna non può esimersi dal cercare di conquistare
il cuore del marito. Tuttavia chi cerca di conquistare il cuore del
proprio marito non deve ricorrere a lusinghe e moine per guadagnare
intimità; a tale scopo, non c’è decisamente nulla di meglio che
dedicarsi a lui con completa dedizione e tenere un comportamento
corretto. Che la donna conduca un’esistenza onesta nel rispetto
delle norme rituali e della rettitudine morale, che le sue orecchie
non prestino ascolto a discorsi o musiche indecenti, che i suoi occhi
non si soffermino a osservare spettacoli disdicevoli; che per uscire
non si vesta e si acconci in maniera vistosa, in casa non trascuri il
suo aspetto, non si ritrovi in gruppo con altre compagne per ridere e
scherzare, non stia sulla soglia a guardare fuori: questo è quel che
si dice avere completa dedizione e tenere un comportamento corretto.
Quanto a una donna che si comporti in modo frivolo e incostante, che
osservi e ascolti in modo distratto, che in casa abbia i capelli in
disordine e un aspetto sciatto, che fuori assuma un atteggiamento
seducente, che pronunci parole inappropriate, che guardi spettacoli
sconvenienti: questo è quel che si dice non avere completa dedizione
e non tenere un comportamento corretto.
CIECA
UBBIDIENZA
«Conquistare
le attenzioni di un uomo è quel che si dice un risultato durevole,
perdere le attenzioni di un uomo è quel che si definisce eterna
sconfitta». Questo detto auspica che una donna consolidi la propria
volontà e abbia una completa dedizione nei confronti del marito. In
questo modo come potrebbe mai perdere l’affetto dei suoceri? Ci
sono casi in cui l’amore può portare a differenze di opinione, e
in cui il dovere può portare alla rottura di un rapporto. Sebbene il
marito ami qualcuno, questa persona però non piace ai suoceri: è
quel che si dice un caso in cui il dovere porta alla rottura di un
rapporto. Se le cose stanno così allora come si può fare con i
sentimenti dei suoceri? Non c’è sicuramente niente di meglio che
la cieca ubbidienza.
Se
la suocera dice di non fare qualcosa e in questo ha ragione, la nuora
deve ubbidire immancabilmente ai suoi ordini; se la suocera dice di
fare qualcosa, anche se ha torto in ogni caso la nuora deve
immancabilmente ubbidire ai suoi ordini. La nuora non dovrebbe
contestare i suoceri in merito a ciò che è vero o falso, o
discutere su ciò che è giusto o sbagliato. Questo è proprio ciò
che si dice cieca ubbidienza. Per questo motivo le Norme
per le donne recitano: «La
moglie è come un’ombra o un’eco, come si potrebbe non
elogiarla?»
Precetti per le donne, a cura di Laura Indraccolo, Einaudi, 2011
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