Patrizia Valduga e Giovanni Raboni
Le volte che è con furia
Che nel tuo ventre cerco la mia gioia
è perché, amore, so che più di tanto
non avrà tempo il tempo
di scorrere equamente per noi due
e che solo in un sogno o dalla corsa
del tempo buttandomi giù prima
posso fare che un giorno tu non voglia
da un altro amore credere l’amore.
Il cuore che non dorme
dice al cuore che dorme: Abbi paura.
Ma io non sono il mio cuore, non ascolto
né do la sorte, so bene che mancarti,
non perderti, era l’ultima sventura.
Solo questo domando: esserti sempre,
per quanto tu mi sei cara, leggero.
Giovanni Raboni
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Avanza ancora, guadagna terreno
in seno alle mie viscere contratte.
Ah, non ha più confine, non ha freno
questo duello di chi non combatte…
Superflua adesso infine
e trapanata da dita assassine…
No no, lui rende tutto così puro,
e io superflua mi sento al sicuro.
Patrizia Valduga
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