Cento anni dalla nascita del PCI.
"Anche quest'anno come sempre, voto comunista. Lo sai bene, il voto è un fatto estremamente privato, delicatamente privato, addirittura patologicamente privato. Bene, la mia vita privata e tormentata dal suo contrario: dall'ufficialità, che, letteralmente, non vuole ammettere la mia esistenza.E mi destina a uno stato - che rischia di diventare ridicolo - di perseguitato. Perciò devo confessarti che anche quel tanto di «ufficiale» che c'è nel partito comunista, non mi piace. Fatti miei, certo. Un Partito che si considera, a diritto, maturo per prendere il potere e governare, non può non essere, in qualche modo «ufficiale». Per me, ufficialità è esattamente il contrario della razionalità. Ciononostante voto per il PCI senza il minimo dubbio, o la minima incertezza interiore. Perchè so che la razionalità del marxismo è più forte di qualsiasi contingenza anche sgradevole, di qualsiasi situazione particolare che regoli i rapporti tra i comunisti di estrazione o formazione borghese."
Pier Paolo #Pasolini
"Gli uomini di cultura e le elezioni del 1963. Pasolini voto PCI per contribuire a salvare il futuro". Intervista rilasciata a Paolo Spriano, L'Unità, sabato 20 aprile 1963
Pasolini nel XII Congresso del Partito Comunista Italiano a Bologna. 02/1969 © Alinari/Tutti i diritti riservati
Tessera del PCI di Pasolini.
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