Il pensiero critico non dovrebbe
tollerare alcun tipo di intolleranza e dogmatismo. Ma, come hanno acutamente
mostrato Adorno e Horkhemeier nella loro DIALETTICA DELL'ILLUMINISMO, gli
epigoni degli illuministi hanno finito per trasformare in dogmi le osservazioni
critiche dei loro maestri. E questa perversa dialettica ha avuto
un seguito dopo il 1989. I finti neoilluministi odierni, abbandonato lo
spirito critico di Diderot e Voltaire, hanno sancito, prima, la "FINE
DELLA STORIA" per passare quindi alla santificazione del neoliberismo che
ha sconfitto l'URSS ed il cosiddetto "socialismo reale". Hanno
ripetuto fino alla noia che il capitalismo non ha alternative e che il
comunismo di K. Marx è irrealizzabile. Si sono così trasformati in corifei
dell'esistente e in servi dei potentati politici ed economici del nostro tempo. (fv)
Pietro Spalla:
RispondiEliminala cultura dovrebbe metterci in guardia sin da piccoli dal bisogno di semplificanti certezze che ci instupidiscono e ci fanno diventare intolleranti e aggressivi.