ELENA GIANINI BELOTTI
Sui bambini, sull'arte, sul sesso
“La cultura alla quale apparteniamo, come ogni altra cultura, si serve di
tutti i mezzi a sua disposizione per ottenere dagli individui dei due sessi il
comportamento più adeguato ai valori che le preme conservare e trasmettere.
L'obiettivo dell'identificazione di un bambino col sesso cui è stato assegnato
si raggiunge molto presto, e non ci sono elementi per dedurre che questo
complesso fenomeno abbia radici biologiche”.
[Riferito all'insegnare i lavori domestici alle bambine sin dai cinque-sei
anni] Non si tratta di un semplice tirocinio per l'apprendimento di certe
abilità, ma di un vero e proprio condizionamento perpetrato allo scopo di
rendere automatiche certe prestazioni. [...] Gli adulti sanno benissimo che se
non si produce un condizionamento nell'età adatta, cioè quella in cui la
critica e la ribellione sono improbabili, sarà quanto mai arduo ottenere queste
prestazioni più in là. L'ordine familiare e sociale esige che le donne siano
consenzienti a sobbarcarsi il compito di addette ai servizi domestici, poiché
il loro rifiuto metterebbe in crisi contemporaneamente la casta maschile,
condizionata a essere servita, e l'intera struttura sociale, che si rifiuta di
sopportare i costi del lavoro domestico femminili e quelli necessari
all'impianto di una organizzazione che lo sostituisca.
È molto più difficile e faticoso comprimere energie spesso prepotenti e
pretendere che si ripieghino su se stesse per poi atrofizzarsi lentamente, che
dar libero a tali energie e anzi stimolarle a realizzare qualcosa di concreto.
È più semplice spingere un individuo verso il proprio sviluppo che reprimere
l'impulso all'autorealizzazione presente in tutti gli individui a prescindere
dal sesso. La femmina, inibita nel proprio sviluppo, è costretta a organizzare
autodifese per non soccombere, e soprattutto nei casi in cui le energie erano
particolarmente vivaci e hanno richiesto massicci interventi repressivi,
manifesta tratti caratteriali che non sono affatto tipici del sesso femminile
come si pensa, ma sono semplicemente il prodotto della castrazione psicologica
opera ai suoi danni.
Elena Gianini Belotti è di origine bergamasca, ha lavorato a lungo nel
campo dell'assistenza all'infanzia. E' stata chiamata, nel 1960, a dirigere il
primo Centro Nascita Montessori a Roma, che ha diretto fino al 1980. Nel 1973
ha pubblicato per Feltrinelli il saggio "Dalla parte delle bambine".
Il libro, dedicato al condizionamento precoce della donna, ha avuto uno
straordinario e durevole successo .
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