Pino Battaglia (1951-1995)
Il poeta Pino Battaglia, in un articolo che risente fortemente dell'influenza pasoliniana, alla fine degli anni settanta, con riferimento alle imprese criminali del banchiere democristiano Michele Sindona, con amaro sarcasmo scriverà:
"O mostri dell’intelligenza, menti mostruosamente fantastiche, genìa sublimemente illuminata. O sterminatori di lucciole e di rami, amici degli uomini e della poesia, puri di cuore che, anche, il cielo asseconda. Noi, adesso, ammirando la vostra Opera, non possiamo fare a meno di dire: oh! Ci inchiniamo meravigliati ai vostri piedi, […]. E, se la distruzione delle lucciole pasoliniane, che, dice Renard, figlie di una goccia di rugiada e di un raggio di luna, sembra sempre più definitiva, a noi certo poco interessa; noi ci inchiniamo alle grandiose città; ai centri storici; alle fabbriche, alle scuole. Ci inchiniamo alle immense opere di Lor Signori. E siamo felici, lo confessiamo. Il mondo, ormai, è davvero mondo. Muoiono le lucciole ed, anche, i fiordalisi, finalmente. Le morte cose ritornano alla terra. Ma la storia, dice un compagno contadino, è una pentola senza coperchio."
N.B.: questo brano di Pino Battaglia fa parte di un articolo intitolato Sindonia di anime morte pubblicato nel giugno 1979 su un periodico provinciale. Dello stesso Battaglia - autore noto in Italia solo per alcune poesie scritte in un antico dialetto siciliano - l'anno scorso sono stati pubblicati tutti i versi scritti in lingua italiana, raccolti in un volume di circa 500 pagine. Purtroppo il libro è stato ignorato da gran parte dell'industria culturale nazionale. Ma vi assicuro che i versi di Giuseppe Battaglia, spentosi a soli 44 anni, reggono benissimo al confronto con i più grandi autori del 900. fv
Riprendo dal mio diario FB alcuni commenti pervenuti:
RispondiEliminaMariangela Pace: "Ma la storia, dice un compagno contadino, è una pentola senza coperchio."
Francesco Virga: E la storia non e' finita!
Dina Rea: ...le morte cose ritornano alla terra...versi bellissimi...
Francesco Virga: Cara Dina, pensa che questo brano di Battaglia fa parte di un articolo pubblicato su un periodico provinciale. Dello stesso Battaglia - autore noto solo per alcune poesie scritte in un antico dialetto siciliano - l'anno scorso sono stati pubblicati tutti i versi scritti in lingua italiana, raccolti in un volume di circa 500 pagine. Purtroppo il libro è stato ignorato da gran parte dell'industria culturale nazionale. Ma ti assicuro che i versi di Giuseppe Battaglia, spentosi a soli 44 anni, reggono benissimo al confronto con i più grandi autori del 900.
Dina Rea: Grazie sempre per il tuo contributo alla diffusione attraverso questi canali non solo di tutto ciò che fa cultura, ma di ogni cosa, arte e passione, di cui il tocco dell'uomo ne fa meraviglia.
Francesco Virga: Grazie anche a te!
Giusi Gennaro: Hai ragione Pino è un grande!!
Peccato che Pino Battaglia sia ancora poco conosciuto!
RispondiEliminaAngela Costa: Ricordi😞. L'ho conosciuto a Palermo durante le prove del Girello . Lui , Perriera e la scuola Teates . Bellissimi anni per Palermo
RispondiEliminaFrancesco Virga: Cara Angela, per la verità questo particolare episodio sfugge alla mia memoria. E non sono così sicuro che si tratti dello stesso Battaglia. anche se Pino ha pur conosciuto Michele Perriera.
Angela Costa: Non è l'autore del Girello? Quello di cui parlo io era siciliano , anche se viveva a Roma dove aveva un incarico alla Cgil. La sua compagna si chiamava Carla. Altro non ricordo.
Francesco Virga: E' proprio lui, allora. Mi fa piacere vedere che hai buona memoria. Devi sapere che stiamo per pubblicare gli Atti di un Convegno che si è tenuto l'autunno scorso a Palermo per ricordarlo.
Angela Costa: Bene! Onestamente non sapevo che fosse un poeta . Vedrò di trovare qualcosa di suo. Mi ricordo di lui perché Michele ce ne parlava in toni entusiastici e la sua commedia era esilarante😂
Francesco Virga: Oltre ad avere scritto diverse pieces teatrali è stato un grandissimo poeta. Notato immediatamente sia da Sciascia che da Pasolini.