Anche se so di deludere i miei amici anticlericali, non mi stanco di ripetere che da questo singolare Cardinale abbiamo tutti da apprendere (fv):
Maria gli
disse: “Non ti ho tradito”, e Giuseppe rinunciò alla logica dei greci per
accettare le ragioni dell’amore. Sapeva che Maria diceva sempre la verità e
dunque, per quanto incredibile, ciò che affermava doveva essere vero.
E’ lo stesso
Vangelo di Matteo a narrare lo sconcerto
che attanaglia Giuseppe quando vede la promessa sposa Maria incinta, senza che
egli l’ “avesse conosciuta” sessualmente. La soluzione del dramma di questa
“strana” coppia avverrà attraverso una vera e propria “annunciazione” angelica
riservata al futuro padre legale di Gesù (1, 18-25), parallela a quella più
celebre che san Luca riserva a Maria.
Lo scrittore
Pasquale Festa Campanile, nel suo romanzo dedicato appunto a quei due sposi, Per amore, solo per amore (1983),
introduce un’altra spiegazione. Essa è idealmente molto suggestiva perché –
alla maniera di Pascal – ci ricorda che non esistono solo le ragioni della
ragione e della logica formale, ma anche quelle del cuore. E quest’ultime
spesso sanno intuire la verità definitiva e profonda di una persona in modo più
autentico della semplice evidenza esteriore.
Gianfranco Ravasi
Dal Breviario
che il Cardinale pubblica ogni
domenica sulle pagine culturali del SOLE 24 ORE, 14 agosto
2016
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