19 giugno 2013

UN ALTRO INEDITO DI VIRGINIA WOOLF






Visto il dato sconfortante di una produzione letteraria popolata da legioni di Dan Brown e di Coelho, non stupisce che gli editori frughino in bauli e polverose soffitte alla ricerca degli inediti di chi ancora sapeva scrivere.


Esce in Gran Bretagna l’ultimo manoscritto inedito della Woolf



 Un giornalino fatto in casa dai nipotini Julian e Quentin Bell svela un’altra Virginia Woolf (1882-1941), ironica, scherzosa e piena di arguzia, appassionata autrice di storielle un po’ pazze. L’ultimo manoscritto inedito della scrittrice inglese che animò il Bloomsbury Group è stato affidato qualche anno fa alla British Library di Londra, che ora ha deciso di pubblicarlo in un’edizione critica. 

Esce così domani, mercoledì 12 giugno, “The Charleston Bulletin Supplements”, stampato dalla casa editrice della Biblioteca nazionale britannica (pagine 144, sterline 12,99), a cura di Claudia Olk, professoressa di letteratura inglese e compatata alla Freie Universitat di Berlino.  

È un libro speciale, riccamente illustrato: è costituito da una serie di fogli con vignette e caricature, che raffigurano la vita delle famiglie Woolf e Bell, accompagnate da brevi testi scherzosi scritti a mano dai nipotini della scrittrice e tanti brevi articoli o racconti, un po’ pazzi o giocosi, direttamente vergati dall’autrice di “La signora Dalloway” e “Gita al faro”.  

Dall’estate del 1923 alla primavera del 1927 i fratelli Quentin e Julian, figlio di Clive Bell e di Vanessa Stephen, sorella di Virginia Woolf, realizzarono un giornalino quasi quotidiano per la loro famiglia che portavano in tavola per la colazione. Raccontava le loro piccole vicende nella bellissima casa di campagna di Charleston, nel Sussex, dove i ragazzini vivevano con la famiglia e con zia Virginia che qui scriveva i suoi romanzi. E proprio a lei nel 1923 Quentin, 13 anni, e Julian, 15 anni, chiesero di collaborare alla loro impresa editoriale. 

“The Charleston Bulletin Supplements” fu sostenuto con il costante impegno di Virginia Woolf che si divertì a scrivere ironiche didascalie e testi per gli schizzi disegnati dal nipote Quentin Bell, nipote di Virginia, destinato a diventare un noto storico dell’arte e biografo della leggendaria zia. Il giornalino familiare inedito che vede la luce grazie alla British Library svela un lato semisconosciuto dell’animatrice del Bloomsbury Group londinese, perché mostra il suo carattere ilare e perfino burlesco, come quando scrisse di una gita di una scolaresca a Parigi, dove un ragazzino impertinente oso’ calarsi i pantaloni davanti alle professoresse.  

«Mi sembrava idiota avere accanto a me una vera scrittrice e non farla collaborare al mio piccolo giornalino di famiglia», raccontò Quentin Bell. Virginia Woolf fu così chiamata a scrivere dei raccontini dedicati alla cronaca familiare con qualche curiosità anche sui domestici di casa.  

Helen Melody, responsabile dei manoscritti letterari moderni della British Library, ha detto: «È un’opera completamente diversa da tutte le altre della Woolf che noi possediamo. Era destinata ai membri della sua famiglia, ma è ben fatta e ci svela il lato giocoso di Virginia e il suo affetto per i nipoti». Per la curatrice Claudia Olk, “The Charleston Bulletin Supplements” può essere considerato l’ideale continuazione di “Hyde Park Gate News”, il giornalino di famiglia scritto dal 1891 al 1985 da Virginia Woolf e da sua madre.



Da: La Stampa 11 giugno 2013


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