10 gennaio 2016

L. SCIASCIA, Dal fascismo alla democrazia.



«Nel '27» disse il giovane «c'era il fascismo, la cosa era diversa: Mussolini faceva i deputati e i capi di paese, tutto quello che gli veniva in testa faceva. Ora i deputati e i sindaci li fa il popolo...».
«Il popolo» sogghignò il vecchio «il popolo... Il popolo cornuto era e cornuto resta: la differenza è che il fascismo appendeva una bandiera solo alle corna del popolo e la democrazia lascia che ognuno se l'appenda da sé, del colore che gli piace,alle proprie corna... Siamo al discorso di prima: non ci sono soltanto certi uomini a nascere cornuti, ci sono anche popoli interi; cornuti dall'antichità, una generazione appresso all'altra...».
«Io non mi sento cornuto» disse il giovane.
«E nemmeno io. Ma noi, caro mio, camminiamo sulle corna degli altri: come se ballassimo...»

Leonardo Sciascia, da Il giorno della civetta, 1961.

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