“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.” Antonio Gramsci
02 febbraio 2016
POESIA, POLITICA E FIORI
Un critico letterario racconta un imprenditore e la sua fabbrica in tredici scritti d’occasione. L’imprenditore è Adriano Olivetti e il critico è Geno Pampaloni, che con sguardo penetrante e poetico restituisce un’immagine del mondo olivettiano tanto suggestiva quanto concreta, confermando in ogni pagina la fedeltà e il senso di un’esperienza né tradita né dimenticata.
“Per Olivetti la giustizia sociale era l’unica forma di progresso ammissibile e implicava la possibilità per tutti di fruire della bellezza. Mai eredità ideale così ricca fu abbandonata in modo altrettanto totale”
GENO PAMPALONI (1918-2001) Considerato tra i maggiori intellettuali e critici letterari del dopoguerra, Geno Pampaloni fu per dodici anni responsabile dei servizi culturali alla Olivetti e segretario personale di Adriano. Alla sua vastissima produzione di saggistica letteraria affiancò la collaborazione con i principali quotidiani e riviste italiane.
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