La mia nascita non ha apportato
nessun contributo al divenire dell’universo,
né la mia morte diminuirà la sua intensità e il suo splendore.
Nessuno mi ha mai potuto spiegare perché io sia venuto,
né perché me ne debba andare.
Quando cesserà la mia esistenza
non ci saranno più rose, né cipressi, labbra rosse, né vini profumati.
Non ci saranno più aurore né crepuscoli, né pene, né allegrie.
L’universo stesso cesserà di esistere,
poiché la sua realtà dipende dai nostri pensieri.
Non ho chiesto io di vivere.
Mi sforzo di accettare senza collera né sorprese
tutto ciò che la vita mi offre.
Ugualmente partirò senza chiedere a nessuno
il perché di questa mia strana fermata su questa terra.
Il nostro mondo: un granello di polvere nello spazio.
Tutta la scienza dell’uomo: parole.
La città, gli animali e i fiori di sette climi: ombre.
Il risultato della tua perfetta meditazione: il Nulla.
Omar Khayyam (1050-1122)
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