Sopra potete ammirare alcuni particolari di tele dipinte dal geniale Paul
Gauguin nell’isola di Martinica. Grazie a Filomena Shedir Di Paola sono venuto a conoscere la descrizione di una
queste tele fatta dallo stesso Gauguin:
"una tela
di 130 per un metro, che credo ancora migliore di quanto abbia fatto finora:
una regina nuda, sdraiata su un tappeto verde, una serva coglie dei frutti, due
vecchi, accanto al grosso albero, discutono sull'albero della scienza; fondo di
spiaggia; questo leggero schizzo tremolante ve ne darà solo una vaga idea.
Credo di non aver mai fatto con i colori una cosa di tanto grave sonorità. Gli
alberi sono in fiore, il cane fa la guardia, le due colombe a destra tubano. A
che pro inviare questa tela, se ce ne sono tante altre che non si vendono e
fanno urlare? Questa farà urlare ancora di più. Sono dunque condannato a morire
di buona volontà per non morire di fame "
Sul soggiorno nell’isola di questo e di altri artisti e letterati è stato
pubblicato di recente un libro recensito, qualche mese fa, da Paolo Mauri che
riproponiamo:
Paolo Mauri - Viaggi in Martinica isola
letteraria
Ci aveva già
pensato Georges Simenon con il suo Turisti da banane a smitizzare gli Eden
tropicali sognati dagli europei. Il romanzo è della metà degli anni Trenta e si
svolge a Tahiti dove i residenti hanno coniato l' espressione usata nel titolo,
turisti da banane, per definire gli ingenui che arrivano sperando di vivere in
mezzo alla natura e di nutrirsi cogliendo i frutti dagli alberi... Anche Paul
Gauguin sperimentò sulla propria pelle la difficoltà di vivere con niente
immerso in paesaggi dai colori meravigliosi. Nel 1887 aveva lasciato Parigi e
dopo una sosta a Panama, dove fu costretto per mantenersi a lavorare come
operaio allo scavo del canale, arrivò in Martinica. E' un Paradiso, scrisse
alla moglie, lasciata a Parigi con i cinque figli, "con un po' di soldi ci
sarebbe da essere felici". Ma soldi, lui e Laval che lo accompagnava, non
ne avevano e la vita, anche contentandosi di abitare in una capanna (una
"case à nègre") non era per niente facile.
Ambrogio
Borsani, scrittore di viaggi e bibliofilo, ha visitato la Martinica recuperando
per l' occasione le storie dei tanti che lì sono approdati e ne ha tratto un
libro sapiente e malinconico, Martinica incantatrice di poeti che dà conto del
viaggio suo e di quelli altrui, a cominciare da quello che fecero i passeggeri
del piroscafo Capitaine Paul-Lemerle nel marzo del 1941. Porto di partenza
Marsiglia, porto di destinazione Fortde-France, Martinica. Su quella nave,
racconta Borsani, si erano imbarcati André Breton, Claude Lévi-Strauss, Victor
Serge, Anna Seghers, Wilfredo Lam. Breton, padre del Surrealismo, era il più
noto del gruppo e lo sapeva bene. Lévi-Strauss aveva già fatto viaggi in
Brasile ma non aveva ancora pubblicato un libro. In fuga dalla Francia nazista
di Pétain i passeggeri erano trattati come prigionieri. La nave, scriverà più
tardi Victor Serge, "era come un campo di concentramento
galleggiante", tuttavia per ebrei e dissidenti politici rappresentava una
via di scampo. Lévi-Strauss e Breton discutevano tra loro e Breton, racconterà
poi l' autore di Tristi tropici, aveva un atteggiamento sussiegoso.
Quando
finalmente arrivarono alla Martinica in molti (ma non Lévi-Strauss che già
durante il viaggio aveva ricevuto un trattamento di favore) furono rinchiusi in
un lazzaretto. La Martinica era a tutti gli effetti una regione della Francia e
lo era dunque anche politicamente: il clima e la vegetazione ne facevano un
paradiso, ma anche stavolta era un paradiso solo in apparenza. Ognuno dei
passeggeri che abbiamo nominato trovò comunque la sua strada. LéviStrauss andò
a Portorico e poi in America ad insegnare. Una volta libero di girare per l'
isola, Breton, che viaggiava con la moglie e la figlia, fece una sorprendente
scoperta entrando in una merceria alla ricerca di un nastro. Adocchiò una
rivista letteraria che era sul bancone, lesse alcuni versi particolarmente
interessanti e chiese di chi erano. Venne così a sapere del poeta nero Aimé
Césaire, che presto potè incontrare e che aiutò a conquistare una fama
internazionale. Césaire divenne in seguito sindaco della sua città martinicana
e deputato al Parlamento francese, cariche che conservò praticamente per tutta
la vita (è morto nel 2008). "Attendo ai confini del mondo i viaggiatori
che non verranno" dice un suo verso. Césaire, che tra l' altro insegnava,
ebbe come alunno Frantz Fanon, l' autore dei Dannati della terra, un atto d'
accusa contro il colonialismo, che piacque molto a Sartre e a diversi leader
rivoluzionari. Scrivevo prima che il libro di Borsani è sapiente e anche un po'
malinconico.
Dei
viaggiatori che hanno toccato quest' isola restano poche tracce e in molti casi
nessuna. A Gauguin hanno dedicato un museo di copie dei suoi quadri, come nelle
altre isole in cui andò a dipingere. Una catastrofe naturale, dovuta all'
eruzione del Mont Pelèe del 1902, ha distrutto la città di Saint Pierre
uccidendo 30.000 abitanti. Si salvò per paradosso solo Louis Cyparis che era
rinchiuso in carcere, in una cella coi muri spessi. Ingaggiato da Barnum,
diventò un numero da circo, raccontando agli spettatori la sua incredibile
fortuna. Martinicana era anche, guardando al passato, la moglie di Nap o l e o
n e , G i u s e p p i n a Beauharnais, figlia di possidenti terrieri. Gli antillani
non la amano, al punto che una statua che la ritrae, voluta da Napoleone III, è
stata ghigliottinata nottetempo nel 1991. Tutti sono sicuri che sia stata lei a
far ripristinare dal marito la schiavitù nelle Antille, a dimostrazione che la
storia può anche camminare all' indietro.
Borsani
racconta molte altre storie sulla Martinica: recuperate dai libri o ascoltate
sul posto da vecchi sapienti. Ne riporto ancora una: qui venne a morire
Emanuele Ortese, fratello della scrittrice Anna Maria. Faceva il marinaio e
cadde da venticinque metri di altezza. Per quanto abbia girato e cercato,
Borsani non è riuscito a trovare tracce della sua tomba se mai ne ha avuta una
per sé.
(Da: La
repubblica del 15 settembre 2012)
Sono militante incallita nella lotta contro lo squallore! : )) Grazie a te per aver apprezzato.
RispondiEliminaSHEDIR