ti chiedo scusa per questo mio abuso di potere. I lettori
del tuo blog forse non sanno che io ho facoltà di potere scrivere dei post,
anche se non sono amministratore del blog. I primi tempi quando ti ho aiutato a
realizzare il blog tu mi hai accordato di lasciarmi questa facoltà, anche se io
poi non ne ho mai fatto uso.
Oggi ho deciso di usare questa facoltà per dedicarti una
poesia che mi sta molto a cuore, ma soprattutto voglio dedicarla alla memoria
della tua cara mamma che è venuta a mancare in questi giorni. Io ho avuto la
fortuna di potere conoscere tua madre e non posso dimenticare l’inverno di due
anni fa, quando, durante le vacanze natalizie mi invitavi a mangiare a casa tua
e a tavola con noi c’era sempre tua madre. Non posso dimenticare l’ultima
partita a scopone che ci siamo fatti circa un mese fa con tua mamma e tua zia alla
casa di riposo. E’ stato un momento forte per me !
Insomma caro amico mio, quando mi hai dato la notizia ci sono
rimasto, non me lo aspettavo, avrei voluto dare l’ultimo saluto a tua madre, e
non potendolo fare di presenza, voglio renderle omaggio con questa poesia. E’ una poesia che conosci molto bene, l’avevo scritto
pensando a mia madre, ma oggi mi ha fatto pensare alla tua.
Ezio
Le madri cadenti
Le madri cadenti
sono leonesse ruggenti
che divorano
i giorni
con faccie rugose
e membra inferme
tra preghiere e candelore
scandiscono le ore
dicono giaculatorie
baciano santini
e aspettano i figli
noi figli sempre bambini
un tempo furono forti e tenaci
i loro ventri erano come fornaci
i figli da partorire
eravamo la loro speranza
ora sono inferme
ossa deboli come fuscelli
sangue capriccioso
tra sbalzi di pressione
valori sballati
farmaci mal dosati
effetti collaterali
tutta una sfilza di mali
muscoli senza vigore
lenti movimenti
stanche le ossa
ma forte il cuore
le madri cadenti
sono leonesse ruggenti
che ogni giorno
cacciano la morte
Grazie, carissimo amico!
RispondiEliminaCaro Ezio,
RispondiEliminami hai fatto davvero un grande regalo!
Mi permetto soltanto di sostituire la foto che avevi scelto - foto che, come tu ben sai, mi era pure tanto cara.
Un abbraccio
Franco
Caro Francesco,condivido il tuo improvviso dolore con i versi tanto profondi e veri del tuo amico.Ancora una volta la poesia riesce a dare voce all'anima più di ogni altro mezzo espressivo. Ricorda la mamma per quanto ti ha dato, illuminerà sempre la tua vita fino all'ultimo raggio di sole, la sua voce sarà sempre dolce carezza quotidiana. Un abbraccio
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