Ci sono giorni in cui per un fremito
del palmo divento il magnete
che strappa le cose dal fondo
delle radici. Ho il cuore affollato
di rumori di acque e di venti,
di voli di colombi e rondini,
di campane e vecchi di paese.
***
Poesia, scioglimi dentro
arcate di gioia, dammi la forza
di difendere la sporgenza
della parola. Culmini in me
nel tremore di buona carezza,
come rondine del senso,
come intreccio di commiati e di danze,
come essenziali volute d'amore.
***
Tieni nello sguardo ogni cosa,
non lasciarla fuori dalla tua porta
di casa. Un miracolo di luci,
un volo di colombi, una fontana,
un tepore, un gesto di fumo,
i pollini nell'aria, una crostata,
una goccia di brina, un anziano
che ti parla, una sarta che cuce,
un albero giù al parco,
un arcobaleno sul mare.
Accostati al mondo
con passo di formica,
misura la distanza fra te e il vento,
abbraccia ogni cosa da dentro.
Pietro Romano, Fra mani rifiutate, iQdB edizioni, Lecce 2018
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