Aldo
Gerbino è un uomo di scienza che s’intende di poesia più di tanti letterati.
Ricordo ancora di averlo avuto accanto, anni fa, mentre parlava di Giacomo
Giardina, l’ultimo straordinario poeta futurista siciliano. A Giacomo Aldo ha
dedicato questi bellissimi versi:
“Vorrei incontrarti, quando?”
per
Giacomo Giardina*
“Vorrei incontrarti, quando?”
Ecco il biglietto di Giacomo, vecchio
futurista di sogni, riemerso dalle spume
marine dei libri, a chiamarmi, a chiedermi
di un quando a cui non so (non posso) dare
tempo. La rassegna dei nostri colloqui
distanti, le aeree sue braccia, raggiungono
il velo strappato della vita,
le labbra che chiamavano Maria.
Cosa dire, come rispondere all’appello?
Il tempo oggi mi pare più degli altri; di questo
tempo mio così asciutto, così scrostato,
una midolla secca fuoriesce appena
ormai senza peso, quasi senza più danno.
Palermo, 8 dicembre 2001
Da Aldo Gerbino, Il nuotatore incerto. Poesie recenti, Salvatore Sciascia Editore, 2002.
·
Nello studio di Aldo
Gerbino, tra le tante cose preziose, spicca una foto di Giacomo Giardina (1901
– 1994) scattata da Ferdinando Scianna. Ad Aldo si deve, tra l’altro, una
raccolta di scritti inediti e varianti del “poeta pecoraio” pubblicata da IPSA
Editore nel 1995 con il titolo La corona
di latta.
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