24 agosto 2023

DANILO DOLCI, Se l'uomo non immagina si spegne

 

Danilo Dolci era così nel 1975,  quando cominciai a lavorare con lui


Se l’occhio non si esercita, non vede,

se la pelle non tocca, non sa,

se l’uomo non immagina, si spegne.

 

Quasi ho pudore a scrivere poesia

come fosse un lusso proibito

ormai, alla mia vita.

 

Ma ancora in me

un ragazzino canta

seppure esperto di fatiche e lotte,

meravigliato dei capelli bianchi

d’essere ancora vivo,

necessitato d’essenzializzarsi:

e al varco d’un malanno scrive versi

come una volta

quando il silenzio diventava colmo

futuro, chiarore che bruciava

la fatica del fare successivo.

 

Nel mio bisogno di poesia, gli uomini,

la terra, l’acqua, sono diventati

le mie parole.

 

Non importano i versi

ma in quanto non riesco a illimpidirmi

e allimpidire, prima di dissolvermi,

invece di volare come un canto

l’impegno mi si muta in un dovere.

 

Danilo Dolci dal suo Poema umano (Einaudi, 1974) 

Premio Lenin per la pace 1958

 


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