Il mio nuovo libro su Danilo Dolci è a buon punto. Entro la prossima Pasqua sarà stampato. In 50 anni ho raccolto, oltre a tutti i libri scritti dal Gandhi italiano, una mole enorme di documentazione sul Centro Studi e Iniziative di Partinico e il Centro di Formazione di Trappeto ( chiamato anche "Borgo di Dio"), dove ho lavorato dal 1975 al 1977.
Si tratta di un libro, naturalmente documentato ed aggiornato, ideato più di trent'anni fa. Cosa volete, amici cari, quando scrivo sono molto lento e meno impulsivo di quando parlo. Poi non ho mai amato i cosiddetti "instant books".
Mi dispiace soltanto che l'anno venturo cade il 100° anniversario della nascita di Danilo. Sarà pertanto un anno di celebrazioni e, molto probabilmente, verranno pubblicati tanti libri sull'anomalo sociologo triestino trapiantato in Sicilia.
Danilo Dolci è stato un grande uomo ma come tutti i grandi uomini non è stato privo di difetti. Nei primi vent'anni della sua presenza in Sicilia (1952-1972) ha fatto cose davvero straordinarie. Ma, per me, Danilo non è mai stato un santino. Pertanto il mio sarà un contributo critico per conoscerlo meglio. (fv)
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