“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.” Antonio Gramsci
22 aprile 2025
FRANCESCO NON E' STATO AMATO DA TUTTI
Giovanni Maria Vian
già direttore dell'Osservatore romano (2007-2018)
Le scelte di papa Francesco hanno incontrato forti resistenze e sono state indebolite dai limiti della sua personalità, Le Monde 22 aprile 2025
Innovativo e promettente nei primi anni, il pontificato di Francesco si è rivelato nel tempo deludente e pieno di contraddizioni. Il suo governo ha lasciato un po' a desiderare, come quello dei suoi predecessori, Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, ma per ragioni opposte. I papi tedesco e polacco avevano delegato il loro potere a collaboratori, per lo più italiani preoccupati dei propri interessi. D'altro canto, Francesco, il gesuita argentino sedotto dal peronismo, governava da solo, con stile autocratico.
Ostile alla Curia romana , il sovrano pontefice, ad esempio, spogliò la Segreteria di Stato del suo potere e la privò della sua autonomia finanziaria, nonostante essa occupasse un posto molto alto nella gerarchia vaticana: fu un elemento centrale della riforma voluta da Paolo VI subito dopo il Concilio Vaticano II, all'inizio degli anni Sessanta.
L'elezione di Jorge Mario Bergoglio iniziò nel 2001, quando Giovanni Paolo II lo creò cardinale. A Buenos Aires, i giornalisti gli chiesero allora «quale dovesse essere, a suo avviso, il profilo del nuovo papa », come raccontò papa Francesco nel libro-intervista El Pastor [inedito, 2023] di Angela Ambrogetti e Sergio Rubin, confermando che la sua campagna era iniziata in quel momento. E continuò: «Risposi con sicurezza: un pastore. A quel tempo, era difficile immaginare che, dodici anni dopo, sarei stato quel pastore».
Decisioni spesso inefficaci
Nel brevissimo conclave del 2005, il cardinale Bergoglio aveva già ricevuto diversi voti nonostante l'opposizione del suo influente collega gesuita Carlo Maria Martini, che probabilmente votò per Joseph Ratzinger, il futuro Benedetto XVI, e lo fece eleggere. Il conclave del 2013 fu altrettanto breve. Gli italiani si aspettavano che Angelo Scola venisse eletto arcivescovo di Milano. Le dimissioni di Benedetto XVI hanno rivelato la situazione di crisi in cui si trovava il governo centrale della Chiesa. Altrettanto chiare erano le richieste di riforma espresse durante le assemblee generali a cui parteciparono tutti i cardinali, anche quelli che non avevano diritto di voto perché avevano più di 80 anni.
Francesco ha sempre giustificato il suo programma di riforme invocando le richieste espresse prima del conclave. Ma le scelte di questo papa, che non sapeva né voleva trovare alleati all'interno della curia romana, incontrarono forti resistenze e furono indebolite dai limiti della sua personalità, da lui stesso riconosciuta complessa e difficile. L'argentino ha spesso ammesso di avere un carattere irascibile. In quanto uomo di potere, agì rapidamente, prendendo decisioni che apparivano innovative ed efficaci, ma che spesso si rivelarono inefficaci nella pratica e contraddittorie con il suo modo di governare.
Citiamo ad esempio l'emblematica creazione, esattamente un mese dopo la sua elezione, di una sorta di consiglio della corona composto da otto, poi nove, cardinali scelti secondo criteri geografici . Questo consiglio dei cardinali, nonostante le sue riunioni regolari, si è dimostrato incapace di prendere decisioni. Dieci anni dopo, il Papa espulse clamorosamente il cardinale Reinhard Marx, il più eminente rappresentante del cattolicesimo progressista tedesco, che aveva, ad esempio, denunciato la natura "sistematica" degli abusi sessuali.
Altra scelta emblematica, il Papa ha deciso di vivere nella foresteria vaticana di Santa Marta, simbolo di un potere apparentemente vicino ai fedeli, all'opposto del palazzo apostolico che lo stesso Francesco ha definito «l'ultima corte d'Europa» . Tuttavia, l'intero secondo piano della casa di Santa Marta era riservato al Papa, non solo un modesto appartamento di due stanze come sostenevano i media.
Versione assolutista del papato romano
Parallelamente, Francesco ha avviato un'operazione di comunicazione volta a costruire la propria immagine, con innumerevoli conferenze stampa e interviste, molto efficaci nei primi anni, poi inevitabilmente ripetitive, e con una pioggia di libri, tra cui due "autobiografie" scritte da altri sulla base di conversazioni con il sovrano pontefice. Non si possono non menzionare le sue disastrose parole sulla guerra in Ucraina, pronunciate da un Papa divenuto filorusso per via del suo antiamericanismo ma che, paradossalmente, si è ritrovato dalla stessa parte del Presidente degli Stati Uniti.
Altri due temi sui quali gli interventi del Papa si sono rivelati inefficaci sono la finanza e gli abusi sessuali. Sul primo punto, nonostante Francesco abbia adottato molteplici misure, il deficit e il bilancio del Vaticano sono peggiorati. Sulla questione degli abusi sessuali su minori e suore, le sue posizioni sono state offuscate da scandali di alto profilo, dal caso del vescovo argentino Gustavo Oscar Zanchetta a quello del sacerdote gesuita sloveno Marko Rupnik , casi in cui il ruolo del Papa resta poco chiaro.
Difensore del decentramento e della “sinodalità”, Francesco ha in realtà esercitato il suo primato in modo assoluto e solitario, a scapito della collegialità episcopale voluta dal Concilio Vaticano II. Nella nuova Costituzione vaticana promulgata nel 2023, con un'affermazione ierocratica senza precedenti, arrivò persino a dichiarare che il suo potere di capo dello Stato derivava dall'essere successore di San Pietro.
Nel processo contro il cardinale Angelo Becciu , in cui intervenne quattro volte cambiando le regole, strumentalizzò la giustizia vaticana per fini politici, cioè per emarginare ulteriormente la Segreteria di Stato. Questa versione assolutista e personalista del papato romano, di fatto "vaticanizzata", ha spinto alle estreme conseguenze un'evoluzione secolare, ma dovrà essere abbandonata in favore di un rinnovamento radicale, in una Chiesa divisa e polarizzata.
https://www.lemonde.fr/idees/article/2025/04/22/les-choix-du-pape-francois-se-sont-heurtes-a-de-fortes-resistances-et-ont-ete-affaiblis-par-les-limites-de-sa-personnalite_6598805_3232.html
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