Piero Guccione
per il mare, che è un deserto risplendente
e una cifra di cose che non sappiamo
Jorge Luis Borges, da Altra poesia dei doni
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Ed ecco
ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci
fratello mare
mi porto
un po’ della tua ghiaia
un po’
del tuo sale azzurro
un po’
della tua infinità
e un
pochino della tua luce
e della
tua infelicità.
Ci hai
saputo dir molte cose
sul tuo
destino di mare
eccoci
con un po’ più di speranza
eccoci
con un po’ più di saggezza
e ce ne
andiamo come siamo venuti
arrivederci
fratello mare.
Nazim Hikmet
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L' UOMO E IL MARE
Baudelaire
Homme libre,
toujours tu chériras la mer!
La mer est ton miroir; tu contemples ton âme
Dans le déroulement infini de sa lame,
Et ton esprit n'est pas un gouffre moins amer.
La mer est ton miroir; tu contemples ton âme
Dans le déroulement infini de sa lame,
Et ton esprit n'est pas un gouffre moins amer.
Tu te plains à plonger au sein de ton image;
Tu l'embrasses des yeux et des bras, et ton cour
Se distrait quelques fois de sa propre rumeur
Au bruit de cette plainte indomptable et sauvage.
Tu l'embrasses des yeux et des bras, et ton cour
Se distrait quelques fois de sa propre rumeur
Au bruit de cette plainte indomptable et sauvage.
Vous êtes tous les deux ténébreux et discrets:
Homme, nul n'a sondé le fond de tes abîmes;
O mer, nul ne connaît tes richesses intimes,
Tant vous êtes jaloux de garder vos secrets!
Homme, nul n'a sondé le fond de tes abîmes;
O mer, nul ne connaît tes richesses intimes,
Tant vous êtes jaloux de garder vos secrets!
Et cependant voilà des siècles innombrables
Que vous vous combattez sans pitié ni remord,
Tellement vous aimez le carnage et la mort,
O lutteurs éternels, o frères implacables!
Que vous vous combattez sans pitié ni remord,
Tellement vous aimez le carnage et la mort,
O lutteurs éternels, o frères implacables!
Sempre il mare, uomo
libero, amerai!
perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell'infinito svolgersi dell'onda
l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l'abbracci
con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore
si distrae dal tuo suono al suon di questo
selvaggio ed indomabile lamento.
Discreti e tenebrosi ambedue siete:
uomo, nessuno ha mai sondato il fondo
dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,
mare, le tue più intime ricchezze,
tanto gelosi siete d'ogni vostro
segreto. Ma da secoli infiniti
senza rimorso né pietà lottate
fra voi, talmente grande è il vostro amore
per la strage e la morte, o lottatori
eterni, o implacabili fratelli!
perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell'infinito svolgersi dell'onda
l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l'abbracci
con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore
si distrae dal tuo suono al suon di questo
selvaggio ed indomabile lamento.
Discreti e tenebrosi ambedue siete:
uomo, nessuno ha mai sondato il fondo
dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,
mare, le tue più intime ricchezze,
tanto gelosi siete d'ogni vostro
segreto. Ma da secoli infiniti
senza rimorso né pietà lottate
fra voi, talmente grande è il vostro amore
per la strage e la morte, o lottatori
eterni, o implacabili fratelli!
(Trad. it. a cura di Luigi De Nardis in Charles Baudelaire, I fiori del male, Feltrinelli, Milano,
1996)
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