il corpo
nel corpo
di chi
è corpo traslato
può essere carne
più carne
di queste mie mani
indurite
prendimi
ovunque i tuoi
occhi
si facciano pelle
ovunque
il seme
si spenda
per essere perso
ovunque
il gemere vero
sia gemere
tuo
e quando
le mani
che bacio
saranno
nel sesso
ferito
grida un nome
il più osceno
il più puro
e io
berrò
dal tuo sesso
quanto
ancora ignoravo
nel mio tratto di buio
(non ho
nomi da darti
che non sappia il silenzio
al mio angolo opposto)
******
io ti succhio le dita
uno
ad
uno
e tu
incidi la lingua
proprio al centro
del ventre
io
non penso pensieri
ma sassi
lisciati
e insetti lucenti
ti apro le gambe
ti volto la nuca
chiudo gli occhi
perché molto più in fondo
devi andare
nella carne
che è tua
sui miei fianchi
i miei fianchi
i miei fianchi
stringi
ancora
e più forte
i miei seni
le spalle
voglio essere cosa
per goderti
nel buio
perdiamo,
per perderci ancora
i denti più stretti
le labbra contratte
le mani
addossate alle mani
e quando ormai
muto
tu sei peso
al mio corpo
io torno,
dove non siamo,
per amarci,
e conoscerci ancora,
per fame,
stanchezza
e buone ragioni
FRANCESCA TUSCANO
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