Il vecchio Lev Tolstoj fuggì di casa a ottanta anni
E morì nella stazione di Astapovo!
Certamente si sedette su una vecchia panchina,
Una di quelle vecchie panchine lucide per l’uso
Che esistono in tutte le stazioncine povere del mondo
Contro una parete nuda …
Si sedette …e sorrise amaramente
Pensando che
In tutta la sua vita
Di suo restava appena la Gloria
Questo ridicolo sonaglio pieno di campanellini e nastrini
Colorati
Nelle mani sclerosate di un rincitrullito!
E allora la Morte,
Vedendolo solo a quell’ora
Nella stazione deserta
Pensò che fosse lì ad aspettarla
Quando solo si era seduto per riposare un poco!
La morte arrivò nella sua vecchia locomotiva
(La morte arriva sempre puntuale a ora incerta …)
Ma forse non pensò a niente di tutto questo, il grande Vecchio
E chissà se non morì anche felice: fuggì …
Fuggì di casa …
Fuggì di casa a ottanta anni …
Non sono molti quelli che realizzano i vecchi sogni d’infanzia!
Mario Quintana // Ultima foto di Lev Tolstoj
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