Nusch Éluard,
Musa del surrealismo
Nessuno può
conoscermi
Come tu mi
conosci
Gli occhi tuoi
dove dormiamo
Tutti e due
Alle mie luci
d’uomo han dato sorte
Migliore che
alle notti della terra
Gli occhi tuoi
dove viaggio
Han dato ai
gesti delle strade un senso
Separato dal
mondo
Negli occhi
tuoi coloro che ci svelano
La solitudine
nostra infinita
Non sono più
quel che credevan essere
Nessuno può
conoscerti
Come io ti
conosco.
Nusch Éluard,
all'anagrafe Marie Benz, icona del surrealismo e moglie del poeta Paul Éluard.
Figlia di artisti circensi, trascorre la sua adilescenza girovagando in varie
tournée, esibendosi in numeri acrobatici. A quattordici anni è attrice a
Berlino, e nel 1928 si trasferisce a Parigi, dove si esibisce in spettacoli
d’ipnosi. È nella capitale che Nuch incontra Paul Eluard, che la inserisce nel
gruppo dei surrealisti, all'interno del quale, l’eccentrica e intraprendente
ragazza diviene fonte d’ispirazione per molti: Man Ray e Dora Maar la
ritraggono in molte occasioni, Pablo Picasso la rappresenta in molte opere, tra
cui il “Ritratto di Nusch Éluard” del 1937, dove la donna veste un meraviglioso
abito di Elsa Schiapparelli.
Il più grande
omaggio a Nusch sta nelle poesie che Eluard le dedicò in "Le temps
déborde", nel 1947
Muore
stroncata a soli quarant’anni da un aneurisma cerebrale, lasciando il Poeta,
distrutto dalla perdita.
Foto DORA MAAR
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