“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.” Antonio Gramsci
18 febbraio 2012
Chagall a Madrid
Una grande festa dei colori e della poesia, mucche rosse sospese nel cielo, animali strani, spose bicefale, angeli multicolori a testa in giù: approda a Madrid il mondo onirico di Marc Chagall il maestro russo-francese morto a 98 anni nel 1985.
Per l’esposizione sono arrivate a Madrid 165 opere, oltre alle 4 già di proprietà del Thyssen, giunte dai principali musei del mondo - il MoMA, il Pompidou di Parigi, il Guggenheim di New York, la Tate di Londra, lo Stedelijk di Amsterdam, o uscite, alcune per la prima volta, da collezioni private in Francia, Svizzera o Israele, e della famiglia Chagall. La mostra si è aperta il 14 febbraio 2012, ed è divisa a metà fra il Thyssen Bornemisza, sul Paseo del Prado, e la Fondazione Caja Madrid, accanto a Puerta del Sol.
Fra le opere esposte le piu’ celebri del “poeta con ali da pittore”, come lo definì Henry Miller: “Il Violinista”, creato in Russia dal giovane Chagall nel 1912, “Alla Russia, agli asini e agli altri” del 1911, prestato dal Pompidou, “La sposa dai due volti”, dipinta a Parigi nel 1927, “Solitudine” del 1933, “Il soldato beve” del 1911, del Guggenheim, “La caduta dell’angelo” del 1923, “Il circo di Teriade” del 1957. Oltre alle tele, completano la retrospettiva sculture, ceramiche, incisioni, vetrate, disegni, espressioni delle numerose faccette dell’arte del poliedrico maestro precursore del surrealismo.
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